La Scuderia prova a rilanciarsi in un Gran Premio che ha vinto l'ultima volta sette anni fa
di Stefano Gatti© Getty Images
Sesto e undicesimo in prova, settimo e ottavo in gara un anno fa nel Gran Premio d'Ungheria del 2023: Charles Leclerc e Carlos Sainz rispettivamente. L'ultima volta delle Rosse a Budapest non è esattamente di quelle da ricordare. E la prossima? Dopo la storica affermazione di Lewis Hamilton a Silverstone il Mondiale riparte con il classico appuntamento estivo che quest'anno inaugura il girone di ritorno: Hungaroring appunto e poi subito Spa-Francorchamps, ultimo giorno di scuola prima di quattro settimane di pausa estiva che fanno da obbligatorio spartiacque (per la Scuderia ma non solo) tra residue ambizioni per la stagione in corso e la necessità di spostare completamente il focus sul 2025.
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La Ferrari ha lasciato l'Inghilterra dopo... l'onda lunga dell'appuntamento con il fine settimana del Goodwood Festival Of Speed, dove Oliver Bearman (recente acquisto del team Haas powered by Ferrari per il 2025, verosimilmente in coppia con Esteban Ocon) ha deliziato il supercompetente pubblico inglese con la sua esibizione al volante della SF-71H portata in gara da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
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Il presente (con vista futuro) è però la tredicesima tappa di un Mondiale che - dopo l'ormai lontano lampo australiano di Sainz e il più recente ma se possibile ancor più isolato trionfo di Leclerc ... nell'anomalia assoluta della sua Montecarlo, vede ora le Rosse confrontarsi con due appuntamenti in rapida sequenza che devono restituire certezze sulle quali lavorare fin dalla ripresa di fine agosto in Olanda (anzi, coprifuoco estivo a parte, anche durante il mese di agosto stesso). McLaren ha messo sotto attacco in modo crescente negli ultimi GP il secondo posto delle Rosse nel Mondiale Costruttori: con un parziale di 27 punti a 11 a Silverstone, la scuderia inglese ha preso la scia dei nostri: sette soli punti (302 a 295) in avvicinamento ad un GP che Max Verstappen ha fatto suo negli ultimi due anni ma che un anno fa Norris e Piastri hanno iniziato appaiati in seconda fila e che Lando ha poi chiuso secondo impedendo alla Red Bull di fare doppietta (Sergio Perez terzo, altri tempi), con Oscar quinto, comunque davanti al entri i piloti di Maranello.
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Serve una prova al tempo stesso di forza e di orgoglio, sognando (meglio non spingerci oltre questa dimensione) una vittoria che la Ferrari - dopo i trionfi schumacheriani - negli ultimi vent'anni ha trovato solo due volte: nel 2015 e nel 2017 con Sebastian Vettel, in quest'ultimo caso con le due Rosse al via dalla prima fila (pole del tedesco) e Raikkonen seocndo al tragiardo a completare una clamorosa doppietta.