La coppia Leclerc-Sainz nella prima gara del 2021 avrà 49 anni: a Maranello non succedeva dal 1968. Ora qualche vittoria (se si correrà) nel 2020 per evitare record negativi...
In Formula 1 Ferrari è simbolo di prestigio, gloria e vittorie. Malgrado l'ultimo decennio sia stato dominato da Red Bull e Mercedes, ci si aspetta sempre il ritorno in grande stile del Cavallino. Ma la vittoria si associa spesso all'esperienza: per questo sono sembrate logiche le scelte di affidarsi a Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Lo spagnolo, tuttavia, non ha vinto titoli e Seb (a meno di un insperato 2020, ammesso che si corra) lo seguirà a ruota.
È dunque tempo di cambiare strategia per la Rossa. Niente più piloti affermati ai massimi livelli, anche perché Lewis Hamilton e Max Verstappen, per motivi diversi, sono irraggiungibili in questo momento. Si punta su una coppia di giovani leoni, dove certamente Charles Leclerc parte avvantaggiato su Carlos Sainz Jr., e non solo per l'esperienza già maturata in Ferrari. Il monegasco, infatti, ha già dato prova di poter stare al passo di un quattro volte campione del mondo come Vettel. Ma Sainz non è pilota arrendevole e non andrà alla Rossa accontentandosi per sempre della seconda guida. D'altronde, un po' di sangue del “Matador” Carlos Sainz dovrà pur scorrere nelle vene del figlio, che ha talento, ambizione e soprattutto velocità. Gli mancano le vittorie (zero) e i podi (uno), ma non è facile raggiungere certi traguardi con Renault e McLaren. Neanche con questa Ferrari, che prometteva poco di buono dai test invernali per il 2020, ma intanto è un deciso passo avanti.
Alla partenza della stagione 2021 Leclerc avrà 23 anni, mentre la carta d'identità del più “vecchio” Sainz segnerà 26, per un totale di 49. Si capisce quanto sia importante la “svolta-baby” di Maranello. Era infatti dal 1968 che la Rossa non aveva una coppia di piloti così giovani: allora Jacky Ickx e Chris Amon mettevano assieme 47 anni alla prima gara stagionale. Una scelta che “tradisce” la storia della Ferrari e insegue il modello-Red Bull, che negli ultimi anni ha sempre avuto una formazione giovane, con piloti presi dal “vivaio” e fatti crescere anche attraverso l'esperienza alla Toro Rosso.
La portata del cambiamento, però, si nota anche dai numeri di Leclerc e Sainz: per ora sommano solo due vittorie e 12 podi. Se nel 2020 (qualora si corresse) non accumuleranno ulteriori tre primi posti, il monegasco e lo spagnolo formeranno la seconda coppia ferrarista meno vincente degli ultimi 40 anni, davanti solo ad Alesi-Capelli (1992, zero vittorie a inizio stagione), posizionandosi dietro anche a Villeneuve-Pironi (1981), Arnoux-Tambay (1983) e Alboreto-Johansson (1986), tutte formazioni che avevano cinque vittorie alla prima gara stagionale. Con la stessa doverosa premessa, Leclerc-Sainz sarebbe la prima coppia in rosso senza titoli mondiali: l'ultima fu Raikkonen-Massa nel 2007, e i ferraristi sanno bene come andò a finire.