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Il campione del mondo in carica implacabile nella caccia alla prima pole dell'anno
di Stefano Gatti© Getty Images
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Dopo tre turni di prove libere non particolarmente brillanti, Max Verstappen ristabilisce l'ordine "naturale" delle cose e "stacca" la pole per il Gran Premio del Bahrain. A prendere il via dalla prima fila accanto all'olandese sarà il suo compagno di squadra Sergio Perez, staccato di soli 138 millesimi. Prima fila monopolizzata dalle Red Bull, seconda tutta rossa con il terzo tempo di Charles Leclerc (che rinuncia al suo secondo time attack conservando un treno di soft per il via del GP) a 292 millesimi da SuperMax e Carlos Sainz a 446 millesimi. Dalla terza fila Fernando Alonso con la Aston Martin e George Russell con la migliore delle Mercedes.
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Regalo di compleanno con i fiocchi per papà Jos da parte di Max Verstappen che mette a segno a Sakhir la ventunesima pole position della sua carriera e guarda ancora una volta tutti dall'alto in basso al via del Mondiale, salendo in cattedra nelle qualifiche dopo tre turni di prove libere lontane dalla perfezione ma evidentemente propedeutiche al nuovo exploit. Il due volte campione del mondo resta al coperto anche nelle prime due fasi delle prove ufficiali, chiuse al comando dalle Ferrari (Sainz nel Q1, Leclerc nel Q2).
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Il monegasco della Ferrari abbandona anzitempo la missione-pole dopo il primo time attack del Q3, scegliendo di conservare un treno di soft per il GP: mossa suscettibile di concedergli una chance in più in gara ma innegabilmente penalizza lo scatto al semaforo del monegasco, chiuso dal "muro" Red Bull al via. Il ricovero anticipato della SF-23 numero sedici nel garage rosso consente infatti a Perez di scavalcare Leclerc nella caccia alla restante casella di partenza sulla prima fila.
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Il messicano incassa 138 millesimi da Verstappen (che si migliora ulteriormente nel secondo "flying lap"), mentre sfiora i tre decimi il ritardo finale di Charles che viene raggiunto in seconda fila da Sainz, il cui deficit sfiora il mezzo secondo. Danni tutto sommato limitati per la Scuderia a livello di performance pura rispetto a Red Bull ma qualche grattacapo in più sul passo-gara ed è anche da questo punto di vista che trova spiegazione la scelta di conservare una mescola morbida in più ma con il solo Leclerc, potendo così diversificare la strategia con Sainz.
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Deve rassegnarsi ad abbandonare il centro della scena il grande protagonista delle prove libere Fernando Alonso ma Aston Martin si tiene stretto l'attuale (e largamente inatteso) ruolo di terza forza al via del Mondiale, quantomeno a pari merito con Mercedes. Alonso prenderà infatti il via dalla terza linea insieme a George Russell. Subito alle loro spalle Lewis Hamilton con la W14 numero quarantaquattro e lo stoico Lance Stroll con la seconda AMR23 powered by Mercedes. Tra le "Verdone" e le Frecce Nere (anche Hamilton e Russell hanno tenuto da parte un treno di soft) potrebbe andare in scena nel GP una lotta inaspettatamente incerta per l'ultimo gradino del podio, ma solo nel caso qualcosa andasse storto là davanti per Red Bull e/o Ferrari.
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Approdati al Q3 ma chiaramente mai in lotta per la pole anche Esteban Ocon (Alpine) e Nico Hulkenberg (Haas) che occupano la quinta fila e intanto eclissano i rispettivi compagno di colori Pierre Gasly (tempo cancellato in Q1, ultima fila) e Kevin Magnussen (penultima). Escluso all'ultimo secondo dal Q3 ad opera di Stroll, Lando Norris salva almeno parzialmente il bilancio McLaren (nona fila invece per il rookie Oscar Piastri). Bottas vince il derby Alfa Romeo Sauber chiudendo con il dodicesimo tempo davanti appunto a Guanyu Zhou. Settima fila tutta da Estremo Oriente per il pilota cinese e il giapponese Yuki Tsunoda di Alph Tauri. Meglio del previsto la Williams che allinea Alexander Albon (bravo a passare in Q2) e l'altro rookie Logan Sargeant in ottava fila, seguiti da Magnussen e dal già citato Piastri. Nyck De Vries apre da parte sua un'ultima fila completata dal già citato Gasly, del quale curiosamente il pilota olandese ha preso il posto in casa Alpha Tauri.
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