Ultimo a vincere un Mondiale con la Ferrari il finlandese ha raccolto molto meno di quanto il suo talento non lasciasse supporre. Tra insofferenze e vizi
Ha passato la vigilia del compleanno in Thailandia, correndo con il go-kart in una gara sponsorizzata da più importante produttore nazionale di birra. Alcool appunto, insieme alle corse è la costante dei primi quarant’anni di vita di Kimi-Matias Raikkonen, pilota tra i più veloci nella storia della Formula 1, ma spesso poco costante nella sua carriera. Insomma il classico fenomeno che ha raccolto poco in rapporto alla dotazione nel guardaroba. Un titolo mondiale appena. Ma visto che lo ha vinto nel 2007 con la Ferrari e che resta ancora l’ultimo nell’albo d’oro del Cavallino, il valore è quello di una gemma rarissima.
Il problema di Kimi è sempre stato quello di accettare malvolentieri regole e imposizioni. Un cavallo pazzo insomma che vuole vivere senza eccessivi vincoli. Una forma di anarchia che si è spesso trasformata in insofferenza nei confronti degli appuntamenti con la stampa, con risposte a monosillabi alternati a dei boh o a dei bah. Uno spirito libero Kimi, che quando si è rotto le scatole dell’ambiente della Formula 1 si è inventato una dignitosa carriera nel mondiale rally, due stagioni, e addirittura l’incursione nel campionato Nascar. Poi la voglia di chiudersi in quell’abitacolo angusto ha ripreso il sopravvento e Raikkonen ha messo in pista la sua seconda vita al volante della Ferrari, chiudendo così un cerchio virtuale interrotto nel 2010 con la sua giubilazione per far posto a Fernando Alonso.
Nel frattempo Kimi si è sposato due volte, la seconda con Minntu Virtanen, ex assistente di volo, che gli ha dato due figli: Robin Ace Matias, che a 4 anni corre già sui go-kart, e Rianna Angelia Milana, nata nel 2017. Anche per loro un pochino ha cambiato abitudini, limitando scorribande alcoliche entrate nella leggenda. L’ultima pare sia quella dell’anno scorso alla premiazione della Federazione Internazionale, quando Kimi riuscì a dare scandalo causa tasso alcolemico esagerato, in mezzo ad attempati signori in smoking. Il tutto ripreso in mondovisione. Buon compleanno spirito libero.