Da Monza in avanti il tedesco della Ferrari ha fatto peggio di Raikkonen. Mentre Hamilton...
La storia si ripete, nel senso che anche nel 2018 Monza ha rappresentato l’inizio del crollo di Sebastian Vettel e della Ferrari, fatta eccezione per Kimi Raikkonen, resuscitato paradossalmente in Brianza dopo aver ascoltato le parole che sottolineavano il suo congedo definitivo da Maranello. I numeri sono materia arida certo, ma rappresentano dati di realtà spesso incontrovertibili, soprattutto quando segnalano una tendenza, in positivo o in negativo. Cifre appunto.
Dopo la vittoria di Spa, 13ª gara del campionato, Vettel era secondo nel mondiale con 214 punti (16,46 la media a gara), staccato di 17 lunghezze da Hamilton (17,7 punti a gara). In questa frazione del mondiale Raikkonen viaggiava a quota 146 (11,23 punti a gara) e Verstappen era addirittura quinto, 120 i punti (9,23 a gara). Poi è arrivato il Gran Premio d’Italia, la fatale domenica che ha dato inizio a quello che si sarebbe rivelato il crollo verticale di Vettel, che ha mostrato all’avversario, nel senso di Hamilton, quanto potesse essere vulnerabile messo sotto assedio. I numeri, ancora quelli, raccontano l’involuzione di chi era considerato la vera arma vincente della Ferrari, altro che Fernando Alonso. Il confronto purtroppo è impietoso, anche se qualcuno a Maranello racconta della miglior stagione in Ferrari dal 2008 ad oggi.
Sette gare dicevamo. Hamilton ha raccolto 152 punti (21,71 a gara la media mostruosa), Verstappen 114 (16,28 a gara), terzo posto per Kimi Raikkonen a quota 105 (15 punti la media), poi Bottas a 93 e quinto, ribadiamo quinto!, Sebastian Vettel che ha raccolto la miseria di 88 punti (12,57 la media). Un finale di stagione fallimentare, peggiore di quello del 2017. Già perché un anno fa in questo periodo Vettel aveva offerto segnali di vita, oggi invece naviga in fondo alla serie A della Formula 1. Ultima considerazione. Nella sua convivenza con i compagni di squadra in rosso Alonso aveva messo sempre assieme più del doppio dei punti, arrivando a giocarsi il titolo in due occasioni all’ultima gara. Ma per qualcuno questa è la miglior stagione dopo il 2008.