Il campione Mercedes alla vigilia del Gp del Belgio: "Devo solo restare concentrato". E Alonso promette battaglia: "La mia McLaren sta crescendo. Ferrari? Dovevo andarmene prima"
"Mi accusano di condurre una vita da superstar? Non credo di farla, comunque finché vinco non vedo di cosa dovrei preoccuparmi". Il sorriso di Lewis Hamilton che, alla vigilia del Gp del Belgio, scaccia polemiche e provocazioni: "La Mercedes sta lavorando bene, dobbiamo solo rimanere concentrati e i risultati arriveranno". Anche Fernando Alonso promette battaglia: "La mia McLaren in Ungheria ha mostrato miglioramenti, sono fiducioso per la gara".
Il volto è sereno, l'espressione tranquilla di chi comanda la classifica piloti con 21 punti di vantaggio. "Gli sforzi del team mi incoraggiano, dobbiamo continuare così, tenere la testa bassa e lavorare - dichiara Hamilton, che passa poi all'analisi del circuito -. Questo è un bel tracciato, ma lo preferivo prima delle modifiche seppur io lo abbia testato solo nei videogame". Sorride pure Alonso, dopo la buona prova in Ungheria dove ha chiuso al quinto posto. "La pista ci ha un po' aiutato ma le nostre prestazioni sono comunque migliorate - afferma lo spagnolo, che non sembra spaventato dalla nuova procedura di partenza -. Non credo ci saranno significativi cambiamenti. Cambierà qualcosa il prossimo anno con i divieti di comunicazione fra ingegnere e pilota, ma in McLaren in realtà lo stiamo già facendo".
Fernando Alonso ne è convinto: se avesse salutato prima la Ferrari avrebbe aggiunto altri titoli in Formula 1 ai due conquistati nel 2005 e 2006. Lo spagnolo, intervistato dal programma della Cnn 'The Circuit', alla domanda se avrebbe dovuto lasciare prima la squadra italiana ha risposto: "Probabilmente sì, la macchina non era competitiva e la situazione stava diventando sempre più triste... Quindi, probabilmente, uno o due anni di meno sarebbe stata la scelta migliore. Ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio e abbiamo lottato fino alla fine di ogni singola gara. Dopo cinque anni in Ferrari, sempre finendo secondo, ho pensato che fosse abbastanza". "L'anno scorso - ha detto ancora Alonso - mi sono reso conto che con il dominio Mercedes non sarebbe stato possibile vincere con la Ferrari a breve termine. Un nuovo progetto era la scelta migliore. La McLaren è un progetto rischioso perché completamente nuovo, ma siamo una squadra. Vinciamo e perdiamo insieme"