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FORMULA 1

Forza calma, determinazione feroce: Kimi, e adesso?

L'avvio di stagione del rookie italiano ha confermato le aspettative sul suo conto

di Stefano Gatti
07 Apr 2025 - 15:31
 © Getty Images

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Se il piatto ferrarista piange e soprattutto è ancora parecchio "sguarnito", ad Andrea Kimi Antonelli sono bastati tre Gran Premi per accomodarsi a pieno diritto alla tavola dei grandi. C'è un'Italia che tira la cinghia insomma e una che ha l'acquolina in bocca. Il diciottenne rookie bolognese ha sfiorato il podio all'esordio in Australia ed ha chiuso al sesto posto dell'ordine d'arrivo sia a Shanghai che a Suzuka, senza negarsi la zona punti (settimo) nella sua prima Sprint in Cina. Un debutto e un primissimo scorcio di Mondiale davvero top, anzi top ten e pure comoda: mai peggio della settima casella dell'ordine d'arrivo, per un quinto posto della clasifica generale piloti alle spalle del suo compagno di squadra George Russell: 45 punti a 30.

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Ecco appunto, Russell: il ventisettenne pilota di King's Lynn ha fin qui sempre battuto Kimi in qualifica e in gara. George è un ottimo punto di riferimento: veloce, costante, affidabile, non particolarmente "coriaceo" se vogliamo. Almeno fino a quando Antonelli riuscirà a mettere il muso della W16 numero dodici davanti a quello della numero 63 dell'inglese. Il punto di partenza insomma è più che promettente: si tratta di continuare su questo livello e non è semplice perché qualche intoppo prima o poi potrebbe arrivare (anzi arriverà) e allora il nostro avrà inevitabilmente tutti addosso. Kimi ha già dimostrato di possedere una "forza calma" che - se non proprio merce rarissima tra ragazzi cresciuti in fretta come quelli che approdano ai GP - può aiutarlo moltissimo in una stagione del debutto che - a lui con la Mercedes - chiede molto di più che agli altri rookies al volante di monoposto meno performanti e quindi più "protetti" nel loro percorso.

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Poche storie: Dietro il sorriso, la gentilezza e l'educazione di Antonelli, c'è un "animale" da pista pronto ad azzannare (sportivamente!) la preda alla gola. Ad aiutare l'italiano a mantenere la sua traiettoria di crescita ci sono un carattere solido, una famiglia unita intorno a lui ma molto discreta e un paio di fattori tutt'altro che secondari. Il primo è rappresentato dall'avvicinarsi dei Gran Premi su piste che lui già conosce: quelle europee quindi, ma non solo. Sakhir e Jeddah, prossime fermate del Mondiale, sono due piste che Kimi conosce per avervi gareggiato l'anno scorso in Formula 2. Non dimentichiamo che con le monoposto della categoria cadetta Antonelli ha corso nel 2024 anche all'Albert Park di Melbourne, cogliendovi appunto (al debutto!) il miglior risultato di questa stagione ancora bella sua fase poco più che embrionale.

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Il secondo fattore, ugualmente indicativo e ancor più sostanzioso è legato alla capacità - messa in mostra nei primi tre GP - di crescere di sessione di prova in sessione di prova e di andare in crescendo "prestazionale" nel corso della gara, come peraltro confermato dal giro più veloce a Suzuka. Tutto lascia pensare che - una volta migliorata (ulteriormente) - l'introduzione al weekend di gara - Kimi potrà puntare a schierarsi con regolarità nelle prime due-tre file, ciò che aumenterò ancora le sue chances di puntare al podio e - in prospettiva - anche al suo gradino più alto, prima della fine della sua stagione d'esordio. Forza calma e determinazione feroce non devono obbligatoriamente trovarsi una agli antipodi dell'altra.

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