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PROVE LIBERE 2

FP2: Sainz precede Piastri e Tsunoda, 4. Leclerc. Russell ko, power unit "a rischio" per Verstappen

Rigettato nella notte italiana il diritto di revisione McLaren sulla penalità inflitta a Norris nel recente GP degli USA

di Stefano Gatti
26 Ott 2024 - 09:26
 © Getty Images

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Secondo tempo nel primo turno di prove libere del Gran Premio del Messico dietro a George Russell, miglior tempo nelle FP2 chiuse anzitempo dal pilota Mercedes causa incidente: ottimo bilancio finale per Carlos Sainz nel venerdì del ventesimo di ventiquattro appuntamenti del Mondiale. Deciso a dare un'ultima zampata vincente prima di lasciare la Ferrari, lo spagnolo ha appunto chiuso al comando un secondo turno allungato a novanta minuti e largamente dedicato ai test degli pneumatici Pirelli per la prossima stagione. Prove non del tutto indicative in chiave GP Messico, se non per i cinque piloti (compreso Charles Leclerc) che nel primo turno avevano da regolamento dato spazio ad altrettanti rookies, gli unici autorizzati ad utilizzare pneumatici 2024 nella mezz'ora finale.  Sainz stacca il tempo finale di un minuto 17 secondi e 699,comunque migliorativo di quello stabilito da Russell nelle FP1. Dietro al madrileno Oscar Piastri con la McLaren (+0.178) e il giapponese Yuki Tsunoda che fa il bis della terza casella del turno d’apertura del weekend ed è solo un millesimo di secondo più... lento dell'australiano. Quarto tempo per Leclerc (+0.188) che si reimpossessa della sua SF-24 dopo le riparazioni rese necessarie dall'incidente del rookie Oliver Bearman con Alexander Albon in Q1. Quinto Lando Norris (+0.249) che ricomincia in Messico da -57 punti il suo inseguimento a Max Verstappen nel Mondiale. McLaren ha visto infatti respinto dalla Direzione Gara (nel senso del Collegio dei Commissari di Austin, in videochiamata) il ricorso presentato esercitando il diritto di revisione previsto dal Regolamento Sportivo contro la penalità di cinque secondi inflitta allo stesso Norris per il sorpasso "fuoripista" a Verstappen nel finale del GP degli USA. Il respingimento FIA (non si è andati oltre... l'udienza preliminare) si spiega in buona sostanza con la mancata presentazione da parte di McLaren Racing di "nuove prove". Il team inglese infatti ha semplicemente evidenziato come nel punto di frenata il proprio pilota fosse davanti a quello avversario, invertendo a proprio modo di veder i termini della questione.  Da ricordare ancora che sulla Red Bull del tre volte campione del mondo olandese potrebbe rendersi necessaria la sostituzione della power unit che ha dato problemi sia in FP1 che in FP2 e che - come ricordato all'inizio - George Russell ha chiuso le FP2 con il diciannovesimo e ultimo tempo (davanti a Verstappen, nessun giro cronometrato) a causa di un violento impatto contro le barriere (pilota incolume), proprio nel settore dello "snake" (curva 9) teatro poche ore prima dell'incidente delle FP1 tra Bearman (con la Ferrari di Leclerc) e Albon con la Williams

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