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Dominio incontrastato del campione olandese nel sedicesimo appuntamento del Mondiale
di Stefano Gatti© Getty Images
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Max Verstappen autografa a Suzuka la vittoria che regala alla Red Bull il sesto titolo Costruttori. Sul podio con il campione olandese Lando Norris e Oscar Piastri (primo podio nel GP full distance per l'australiano), a posizioni invertite rispetto alla griglia di partenza. Dietro alle McLaren si conferma quarto Charles Leclerc. Quinta piazza per Lewis Hamilton che precede l'altro ferrarista Carlos Sainz e il proprio compagno di squadra George Russell, unico dei big a correre sulla strategia da una sosta.
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Nessuna sorpresa nel Gran Premio del Giappone, "preda" fin dal primo turno di prove del venerdì della sconfinata voglia di riscatto di Verstappen dopo il mezzo passo falso di Singapore. Tutto come da programma insomma per il campione olandese che mette in pista una performance senza macchia e rifila un distacco abissale - diciannove secondi - al suo più "diretto" inseguitore Norris. Il pilota inglese della McLaren riesce a prevalere sul proprio compagno di squadra australiano che lo aveva battuto in prova ed entrambi fanno - un po' "alla Verstappen" - gara solitaria rispetto al resto del gruppo. Ferrari e Mercedes non riescono a rivaleggiare con le monoposto papaya e se la giocano tra di loro. Leclerc si riprende il centro della scena ferrarista e firma un grande sorpasso all'esterno su Russell, peraltro in affanno con le gomme. Strategia lontana dall perfezione sia per la Scuderia di Maranello (relativamente a Sainz), sia per le Frecce Nere: Hamiton e Russell se le suonano a più riprese ad inizio GP, poi nel finale pasticciano ancora, senza così poter impedire allo stesso Sainz di superare Russell ormai in vista del traguardo.
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Red Bull campione Costruttori con 623 punti (400 dei quali a firma Verstappen), Mercedes e Ferrari sempre più in bagarre per il secondo posto: 305 punti per le Frecce Nere, 285 per la Scuderia di Maranello. Il doppio podio McLaren riapre anche la corsa al quarto posto: in caduta libera o quasi dopo la pausa estiva, Aston Martin vede prendere forma la minaccia papaya: 221 punti a 172. La "forbice" è ancora ampia ma il trend recente rimette tutto in discussione. Alle loro spalle il vuoto, poi Alpine (84 punti) che, vale la pena ricordarlo, nelle due ultime stagioni ha conteso il quarto posto stesso alla McLaren, battendola nel 2022.
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Dall'alto dei suoi quattrocento punti tondi tondi, Verstappen punta a mettere al sicuro il suo terzo titolo consecutivo tra due settimane in Qatar e potrebbe farlo giù nella gara sprint di sabato 7 ottobre, mettendo a bilancio tre punti in più del suo compagno di squadra Perez. Da parte sua, Hamilton guadagna terreno sullo stesso Perez nella corsa al secondo posto: 223 punti il bottino attuale del messicano (che ha fatto poco più della metà dei punti del suo capitano), 190 per sir Lewis. Più che ad inseguire ancora Hamilton, Alonso deve badare a difendere il suo attuale quarto posto (174 punti) dal ritorno dei due ferraristi: 150 punti per Sainz, 135 per Leclerc. Il secondo posto di Suzuka consente invece a Norris di agganciare il connazionale Russell a quota 115 punti. Poi, come tra i Costruttori, anche in questo caso il vuoto e - dopo il vuoto, irrompe Piastri. Il podio giapponese permette al pilota australiano di entrare nella top ten a quota57 punti, dieci in più del "disperso" Stroll che chiude la parte alta del ranking davanti ai due Alpine-men Gasly e Ocon (46 e 38 punti).
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LA CRONACA DELLA GARA
Tutti i piloti delle prime file al via su gomma media. Verstappen chiude Piastri, ne approfitta il suo compagno di squadra Norris per superare la McLaren gemella e mettersi dietro al campione del mondo. Safety Car per un doppio contatto alla prima staccata tra Hamilton e Perez e - più indietro - tra Bottas e Albon. Si riparte al giro 5 di 53 totali. Russell attacca e supera Hamilton alla staccata della chicane dei box ma il sette volte iridato reagisce a si rimette dietro il compagno di squadra alla staccata di curva uno. Botta di nuovo in bagarre con una Williams, questa volta quella di Sargeant: Alfa Romeo inguidabile, ritiro per il finlandese. Perez colpisce Magnussen al giro 12. Il messicano è indagato per infrazione della linea di Safety Car durante la neutralizzazione: sconta la penalizzazione nel pit stop per cambiare il musetto. Alonso il primo dei big al pit stop (hard). Virtual Safety Car quando Piastri va ai box per montare la hard. Si ritorna full speed con Verstappen leader su Norris e sulle due Ferrari di Leclerc e Sainz. Quarto e quinto posto per le Mercedes di Hamilton e Russell. Perez ai box: “macchina inguidabile” e ritiro. Di nuovo sfida aperta tra Hamilton e Russell alla Spoon Curve! Pit stop per il leader (media) e per Hamilton (bianca) al diciassettesimo giro. Tocca a Leclerc e Norris : media per la Ferrari, bianca per la McLaren. Sainz si ferma al giro 19 e monta una media come il compagno di squadra. Ritiro per Stroll al giro 22 di 53. Russell va ai box al giro 25 e riparte con la hard: strategia da sosta unica per il pilota inglese.
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Giro 26 di 53, metà distanza: Verstappen leader indisturbato con dodici secondi su Piastri, terzo nella sua scia il compagno di squadra Norris che prova ad attaccarlo. Alle loro spalle le due Ferrari di Leclerc e Sainz, poi le McLaren di Hamilton e Russell. Secondo pit stop della gara per Alonso (bianca). Al giro 27 Norris supera Piastri alla staccata della prima curva. Perez torna in macchina e in pista per scontare la sua seconda penalizzazione di cinque secondi e non accumularla nel prossimo GP! Nella parte bassa della top ten, Gasly occupa l’ottava posizione davanti ad Alonso e all’altra Alpine di Ocon. Seconda sosta per Leclerc e per Hamilton al giro 35 di 53: hard per andare fino in fondo sia per il monegasco che per il campione della Mercedes. Piastri ai box al giro successivo (hard anche lui). L’australiano rientra in pista conservando la sua posizione nei confronti di Leclerc. Tocca a Norris (giro 37). Pit stop per il leader Verstappen. Norris attacca e supera Russell (giro 38): il pilota della Mercedes è su strategia da una sosta. Ai box anche la Ferrari numero 55: hard per gli ultimi quattordici giri. Torna brevemente in pista per scontare la sua penalità residua Perez.
Battaglia tra Piastri e Russell: l’australiano si riprende la terza posizione al 42esimo giro. Poi tocca a Leclerc mettere nel mirino la Mercedes numero 63. A sette giri dal termine il ferrarista porta a compimento un granda sorpasso all’esterno della seconda curva ai danni di Russell, probabilmente in difficoltà con le gomme. Non paga la strategia Mercedes a sosta unica per il suo pilota più giovane, ora minacciato dal compagno di squadra. Sainz alle loro spalle prova ad approfittarne. Mercedes ordina a George di cedere la posizione: Russell esegue (giro 49), poi chiede al team che Hamilton gli dia il DRS per difendersi da Sainz ma il ferrarista riesce ugualmente a passare all’inizio del terzultimo giro.
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Verstappen vince il GP del Giappone davanti alle McLaren di Norris e Piastri: decimo podio in Formula 1 (ma ancora nessuna vittoria) per l'inglese, primo per l'australiano nel GP "full distance". Ferrari invece giù dal podio: Leclerc conferma la quarta posizione del via davanti a Hamilton, Sainz e Russell. Alonso chiude ottavo davanti alle due Alpine di Ocon e Gasly che sigillano la top ten. Undicesima e dodicesima casella della classifica - anche in questo caso in formazione - per le due Alpha Tauri del beniamino di casa Tsunoda e per il neozelandese Lawson, al suo quarto GP iridato al posto dell'infortunato Ricciardo.