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Le mutevoli condizioni meteo animano un Gran Premio d'Olanda dominato per il terzo anno di fila dall'idolo di casa
di Stefano Gatti© Getty Images
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Tre vittorie in tre anni per Max Verstappen nel "suo" Gran Premio d'Olanda. Il campione olandese concede solo un intermezzo di gloria al suo compagno di squadra Sergio Perez, poi si rimette al timone di una gara che - dopo una lunga sosta per bandiera rossa (incidente di Zhou sotto un pesante acquazzone - si chiude appunto con l'undicesima vittoria dell'anno dellolandese (nona consecutiva, record di Vettel eguagliato) che occupa stabilmente il gradino alto del podio fin dal GP di Miami di domenica 7 maggio. Sul podio con l'idolo di casa salgono Fernando Alonso (autore di una grandissima performance con la ritrovata Aston Martin e del giro più veloce della gara) e Pierre Gasly con la Alpine che passa davanti a Perez, terzo in pista ma penalizzato di cinque secondi. A chiudere la top five Carlos Sainz con l'unica Ferrari al traguardo. Gara da incubo per Charles Leclerc, penalizzato da un contatto iniziale con Piastri (con danni irreparabili al fondo vettura) e da un pit stop disastroso che gli costa diversi secondi di ritardo.
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LA CRONACA DELLA GARA
Tutti al via su gomma rossa tranne Hamilton ma c’è subito minaccia di pioggia. Verstappen prende il comando su Norris e Alonso che parte all’arrembaggio e guadagna subito due posizioni. Scroscio di pioggia battente alla fine del primo giro. Perez e Leclerc ai box. Non erano pronte le wet anteriori della Ferrari! Alonso supera Norris. Verstappen e Alonso ai box al secondo giro. Norris ai box al terzo giro. Ala anteriore destra danneggiata per Leclerc in un contatto con Piastri. Dopo i primi dieci dei 72 giri in programma, Perez guida la gara davanti al compagno di squadra Verstappen, a Zhou Guanyu e Pierre Gasly (che non si sono fermati), poi Alonso e Sainz, al quale Leclerc in difficoltà cede la posizione. Pit stop per Hamilton, seguito da Alonso, da Sainz, Tsunoda e Ocon. Al giro 12 Verstappen ai box seguito da Leclerc che monta una nuova ala anteriore danneggiata al via. Al giro 13 pit stop anche per Perez. Uno-due Red Bull al comando ma a posizioni invertite. Sargeant contro le barriere alla curva otto: Safety Car in pista al 17esimo passaggio. Verstappen davanti a Perez, Alonso, Gasly, Sainz, Zhou e Magnussen, che era scattato dal fondo per aver sostituito power unit e cambio. Norris, Leclerc e Hamilton dalla undicesima alla tredicesima casella, Piastri e quindicesimo, Russell solo diciassettesimo e candidato ad arrivare fino in fondo senza ulteriore soste. Si riprende al giro 21 con le Red Bull in controllo, inseguite da Alonso, Gasly e Sainz. Albon è risalito fino alla sesta posizione. Hamilton mette la freccia su Leclerc alla staccata della Tarzan (giro 26). Il ferrarista perde posizioni: lo salta anche Piastri. Norris in rimonta supera Zhou per la nona posizione: Tsunoda, Ocon e Albon lo separano dalla Ferrari di Sainz.
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Trentaseiesimo giro, metà gara: Verstappen, Perez, Alonso, Gasly e Sainz formano la top five. Alle loro spalle Albon, Ocon, Tsunoda, Norris e Hamilton. Pit stop di Zhou per montare la soft. Al quarantesimo passaggio un Leclerc ormai alla deriva subisce “l’onta” del sorpasso da parte dell’esordiente Lawson, si riprende subito la posizione ma poi deve arrendersi al deb neozelandese di Alpha Tauri e si ritira al quarantaduesimo giro, subito dopo il pit stop finale del compagno di squadra Sainz. Ai box anche Norris per un nuovo treno di soft. Primo pit stop per Albon al quarantacinquesimo passaggio! Perez al box al giro 46, seguito da Hamilton e Gasly. Alonso si ferma al quarantanovesimo giro ma è un pit stop lungo che gli costa la terza posizione a vantaggio di Sainz che era già passato davanti a Gasly. Ultima fermata ai box anche per Verstappen. Gasly induce all’errore in frenata Tsunoda e lo infila per la quinta posizione. A meno venti giri dalla bandiera a scacchi Alonso si riprende il podio virtuale superando il connazionale Sainz alla staccata della Tarzan. Russell e Albon superano Tsunoda in crisi con le gomme e con danni all’ala anteriore per un contatto con la Mercedes di Russell. Poi tocca ad Ocon, Norris e anche Hamilton mettersi alle spalle il giapponese di Alpha Tauri.
Pioggia in arrivo per il finale di gara: Albon supera Russell al giro 56 e sale in sesta posizione, Hamilton in piena rimonta infila Norris e va all’attacco della W14 gemella di Russell e lo passa (settimo). Sainz sotto minaccia da parte di Gasly che al secondo tentativo attacca e supera il ferrarista in uscita dalla Tarzan (giro sessanta). Pit stop per Perez, poi Sainz, Gasly e Hamilton. Pioggia forte sul rettilineo principale, il settore della parte di pista più vicino alla costa del Mare del Nord dalla quale arriva la perturbazione. Pit stop per Verstappen e Alonso. Dieci giri alla fine: Verstappen, Perez, Alonso, Gasly, Sainz e Hamilton. Perez lungo alla Tarzan! Alonso sale in seconda posizione. Full wet per Verstappen, Virtual Safety Car per un incidente di Zhou. Perez si ferma, Gasly sul podio. Bandiera rossa sotto il diluvio al giro 64 di 72! Verstappen, Alonso, Perez, Gasly, Sainz, Hamilton (che si salva da un lungo alla solita Tarzan) e Norris. Russell, Albon e Piastri completano la top ten.
Si riparte dopo oltre mezz'ora di sosta per lo sprint finale con obbligo di mescola intermedia (asfalto ancora bagnato) e rolling start dietro alla Safety Car che libera il gruppo dopo due giri di riscaldamento, con otto da percorre full gas fino al traguardo. Alonso prova a mantenere il contatto con Verstappen. Cinque secondi di penalità per Perez (pit lane speeding), Russell rientra ai box dopo un contatto con Norris che aveva anche superato. Verstappen viNce davanti ad Alonso, Gasly quarto in pista ma terzo in classifica grazie alla penalità di Perez. Sainz difende il quinto posti da Hamilton e Norrs. Albon, Piastri e Ocon chiudono la zona punti.