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GP EIFEL F.1 NUERBURGRING

Hamilton sempre più lanciato verso il Settebello: vince al Nuerburgring davanti a Verstappen e Ricciardo. Delude ancora la Ferrari

Lewis Hamilton vince il Gran Premio dell'Eifel ed eguaglia il record di vittorie di Michael Schumacher. Ferrari a punti con Leclerc, settimo al traguardo.

di Stefano Gatti
11 Ott 2020 - 19:55

Un altro passo nella storia della Formula Uno per Lewis Hamilton che al Nuerburgring conquista il 91esimo successo nel Mondiale ed eguaglia Michael Schumacher, in attesa di raggiungerlo a quota sette titoli. Sul podio con il campione  della Mercedes salgono Max Verstappen e Daniel Ricciardo che nel finale del GP difende il terzo posto da Sergio Perez. Ferrari solo settima con Leclerc e undicesima con Vettel. Valtteri Bottas leader al via ma ko dopo un quarto di gara con la power unit ko.

La settima vittoria stagionale di Lewis Hamilton assomiglia a tante altre conquistate negli ultimi tredici anni dal campione della Mercedes ma naturalmente non lo è: nell'aria da poco meno di un mese a questa parte (dal podio alto dello scorso 13 settembre al Mugello), il successo numero 91 arriva in Germania, nella patria di Michael Schumacher, sulla pista del Nueburgring che ha visto il campione di Benetton e soprattutto Ferrari vincere cinque volte ad inizio millennio. Novantuno vittorie pari per il Kaiser e per il Re Nero, la storia che si compie al termine di una domenica che per Lewis era iniziata un po' sottotono (si fa per dire), all'inseguimento del compagno di squadra Valtteri Bottas che lo aveva battuto due domeniche fa in Russia, poi nelle qualifiche del sabato e pure nello scatto al semaforo del via. Il finlandese ha avvertito subito la pressione, ha spiattellato l'anteriore sinistra dopo un quarto di gara, errore in seguito al quale è stato attaccato e superato da Lewis, per poi  accusare la perdita di potenza della sua power unit. Ritiro al giro 19 e via libera per Hamilton che - da lì in avanti - non ha più avuto grosse difficoltà a tenere a distanza Max Verstappen, nemmeno quando le distanze stesse sono state "artificialmente" annullate dalla Safety Car, entrata in pista  a neutralizzare la gara (per mettere in zona sicura la McLaren di Lando Norris). Con una gara regolare ma senza speranze (di vittoria) l'olandese della Red Bull porta a casa l'ottavo podio su undici Gran Premi quest'anno e (grazie anche al punto addizionale del giro più veloce in gara, strappato ad Hamilton all'ultimo giro) riduce a soli quattordici lunghezze il distacco nella generale da Bottas: 147 punti contro 161. Con Hamilton lassù, a quota 230, la strada spianata verso il titolo numero sette: Schumacher, ancora lui, da eguagliare e poi provare a battere.

Sul terzo gradino del podio sale un Daniel Ricciardo autore di una gara senza sbavature e con il brivido finale dell'attacco portato in extremis da Sergio Perez con la Racing Point. L'australiano torna a visitare il podio per la prima volta da due anni e mezzo, dal prestigioso successo con la Red Bull nel Gp del Principato di Monaco. Ed è anche, quello di Daniel, il primo podio della Renault F.1 da nove anni a questa parte, nove anni (quasi dieci..) dopo il terzo posto di Vitalij Petrov al GP d'Australia del lontano 2011.

E la Ferrari? La corsa spegne i timidi sorrisi delle prove per le Rosse al Nuerburgring. Scattato dalla seconda fila, Charles Leclerc ha faticato nella bagarre dei primi giri, poi ha preso un buon ritmo ma si è trattato del ritmo insufficiente della Ferrari attuale: il settimo posto finale del monegasco  e l'undicesimo di Sebastian Vettel (che ha chiuso in Gp nella stessa posizione in cui l'aveva iniziato, complice anche un testacoda), raccontano infatti di una prestazione in linea con quelle precedenti e di una stagione solo da provare a portare a termine raccogliendo le briciole eventualmente lasciate per strada dalla concorrenza. Leclerc intanto staziona "malinconicamente" nell'ottava posizione di una classifica generale che, giù dal podio iridato, vede Ricciardo fare un gran balzo in avanti, fino alla quarta piazza. Il pilota della Renault l strappa a Lando Norris, bravissimo ma sfortunato protagonista dell'undicesima tappa iridata (power unit ko), portandosi in scia proprio Perez che, dopo avergli dato filo da torcere negli ultimi giri del GP dell'Eifel, non sembra intenzionato a mollare tanto presto la presa nella generale: 78 punti per Ricciardo, 68 per il messicano della Racing Point, 56 per Norris. Il pilota della McLaren adesso è "braccato" da Alexander Albon  (65 punti, oggi ko prima di metà distanza)  e appunto da Leclerc: 64 punti per il secondo di Verstappen alla Red Bull, 63 per il ferrarista che (superato nella generale da Perez), ha se non altro lasciato la compagnia dell'altro pilota della "Mercedes rosa"Lance Stroll, peraltro assente per indisposizione e sostituito al Nuerburgring da Nico Hulkenberg, autore di una bella rimonta dall'ultima posizione sullo schieramento all'ottava sulla linea del traguardo. Più che meritevole di un posto da titolare nel 2021 (che però difficilmente riuscirà a portare a casa), il tedesco scattava appunto dall'ultima fila, a fianco dell'Alfa Romeo di Kimi Raikkonen. Battuto dal compagno di squadra Antonio Giovinazzi (decimo ed a punti al termine di uno dei migliori weekend dell'italiano), Iceman ha chiuso in dodicesima posizione il Gp che gli ha permesso di diventare primatista solitario di partecipazioni iridate: 323! Un record al quale Kimi non sembra dare particolarmente peso e che oggi comunque non ne ha avuto, vista la... contemporaneità con il ben più smagliante traguardo tagliato (anzi eguagliato) da Lewis Hamilton!

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