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Chilometraggio limitato da regolamento e condizioni meteo proibitive, ma entusiasmo a mille per la nuova coppia rossa
di Stefano Gatti© Getty Images
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La pioggia tipicamente inglese di lunedì 20 gennaio, primo giorno di Lewis Hamilton in Ferrari, nella mattina di mercoledì 22 ha lasciato il posto a una nebbia discretamente fitta, che ha parzialmente nascosto il numero enorme di tifosi che si sono ritrovati sul cavalcavia di via Giardini, a Maranello, che si affaccia sul circuito privato della Ferrari. Queste condizioni meteo rappresentano una coincidenza curiosa, visto che anche il primo test a Fiorano dell’altro sette volte campione del mondo, Michael Schumacher - il 16 novembre 1995 - era stato avvolto dalla nebbia. Alle ore 09.16 la SF-23 numero 44 è uscita per la prima volta dal box per un giro di installazione con gomme da bagnato sotto lo sguardo attento del Team Principal, Fred Vasseur, e del vice Jerome d’Ambrosio. In garage erano presenti anche i famigliari di Lewis, visibilmente emozionati.
L’inglese, una volta rientrato, è rimasto in macchina e ha dato per radio le prime indicazioni al suo nuovo ingegnere di pista Riccardo Adami e ai suoi colleghi. Poco dopo sulla sua Ferrari sono state montate gomme da asciutto e il test è iniziato per davvero, con Lewis che ha alternato giri lanciati a soste per provare partenze e prendere confidenza con le procedure della monoposto. Ad osservarlo c’era anche il vicepresidente Piero Ferrari, arrivato nel frattempo a propria volta a Fiorano. Nel complesso l’inglese ha percorso 30 giri per un totale di 89 chilometri, meno probabilmente di quanto avrebbe desiderato, ma da quest’anno anche i cosiddetti test TPC (acronimo di Testing of Previous Cars, prove effettuabili su vetture vecchie di almeno due stagioni) sono limitati per i titolari, che non possono percorrere più di mille chilometri nel corso dell’anno. Dopo le prove Lewis si è riunito con gli ingegneri nel debriefing della sessione al termine del quale si è fatto portare sotto la curva nella quale erano assiepati i tifosi per salutarli e ringraziarli del caloroso benvenuto in questi primi giorni da ferrarista.
LEWIS HAMILTON
"Fin qui nella mia carriera ho avuto la fortuna di poter vivere molte 'prime volte': il primo test, la prima gara, il primo podio, la prima vittoria e il primo campionato. Quindi non ero sicuro di quante altre occasioni speciali avrei potuto ancora vivere, ma guidare per la prima volta una monoposto della Scuderia Ferrari HP questa mattina è stato uno dei momenti più belli della mia vita. Quando ho messo in moto la vettura e sono uscito dal garage, avevo il mio sorriso più grande stampato sul volto. Mi ha ricordato la primissima volta che ho provato una monoposto da Gran Premio, un momento così emozionante e speciale. Oggi, quasi vent’anni dopo, ho provato di nuovo quelle stesse emozioni. Sapevo già, da osservatore esterno, quanto fosse appassionata la grande famiglia Ferrari, da ciascun membro del team ai Tifosi! Poter vivere tutto questo in prima persona da pilota della Scuderia è davvero straordinario. La passione scorre nelle vene di tutti, ed è impossibile non lasciarsi trascinare da essa. Sono incredibilmente grato per l’affetto che ho sentito da parte di tutti qui a Maranello in questa settimana. C'è molto lavoro da fare, ma non vedo l’ora di iniziare".
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Nella pausa pranzo, mentre la nebbia lasciava spazio a una fine pioggerellina, i meccanici della Scuderia hanno effettuato il cambio di configurazione della vettura e così alle 13.32 la SF-23 è tornata in pista, questa volta contrassegnata dal numero 16 di Charles Leclerc. Per il monegasco, che in mattinata era stato impegnato in una serie di riunioni di preparazione nel quartier generale di Maranello, si è trattato del ritorno in abitacolo a 43 giorni dalla sessione di test post-stagionale che ad Abu Dhabi aveva fatto calare il sipario sull'annata 2024. Ovviamente per Leclerc il programma è stato differente, perché il monegasco aveva ben poco da scoprire della SF-23. Per lui si è trattato di riprendere confidenza con il volante e la squadra, sempre sotto la supervisione di Vasseur e d’Ambrosio. Nel complesso Charles ha percorso 14 tornate, pari a 42 chilometri, che hanno portato il totale di squadra a 44 giri e 131 chilometri. Anche il monegasco al termine del pomeriggio di lavoro non si è sottratto all’abbraccio dei tifosi che lo hanno pazientemente aspettato nel freddo umido di Maranello. A fine test li aveva salutati anche in pista con gli ormai popolari “donuts”, testacoda di potenza fatti di proposito.
© Scuderia Ferrari HP
CHARLES LECLERC
"Il primo giorno in pista dopo le vacanze è sempre molto emozionante. È stato bello scendere in pista e vedere quanti tifosi sono venuti ad osservarci. Sentire e vedere tutto questo entusiasmo intorno alla squadra ci motiva più che mai. Nel complesso la giornata è stata positiva, anche se ha piovuto un po' mentre guidavo, ed è stato bello vedere Lewis completare i suoi primi giri su una Ferrari, qualcosa di molto speciale per lui e per tutto il team. Non vedo l'ora di tornare in macchina la prossima settimana e di iniziare a lavorare in maniera serrata per la nuova stagione".
FREDERIC VASSEUR
"Come ogni anno, la prima volta che la squadra scende in pista è un po' come il primo giorno di scuola ed è un momento piuttosto emozionante, specie quest’anno, dato che avevamo l’esordio di Lewis con il team. Accogliere un nuovo pilota è sempre un momento importante. Oggi forse è stato meno speciale per Charles, ma è stato bello vederlo in forma, rilassato e desideroso di tornare a spingere. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, i piloti hanno completato i loro giri in condizioni meteo non ottimali, ma hanno iniziato a riprendere il ritmo e a calarsi nell’ambiente pista in vista del primo vero test che sarà tra un mese in Bahrain. È stato anche un riscaldamento utile per tutta la squadra, e questo, di fatto, era l’unico vero obiettivo della giornata".