No comment dell'attuale Team Principal Red Bull sul caso che lo riguarda nella conferenza stampa di Sakhir
di Stefano Gatti© Getty Images
Come sapete c'è un procedimento in corso a mio carico, quindi non posso commentare. Mi spiace davvero ma non posso dire nulla sul procedimento stesso e sulle sue tempistiche. Come tutti però spero che i tempi siano rapidi". Questa la risposta di Christian Horner (per la prima volta in divisa Red Bull in questi giorni a Sakhir) alla domanda sul caso che lo riguarda, formulata nel corso della conferenza stampa dei Team Principal durante la seconda giornata di test di precampionato. Nella stessa occasione il CEO McLaren Zak Brown era stato durissimo sull'argomento: "Le accuse sono gravissime. Come McLaren Racing, per noi inclusività e diversità sono questioni di primaria importanza. Red Bull ha lanciato un’investigazione, noi speriamo che sia gestita rapidamente ma soprattutto in modo trasparente e appropriato. Lo chiediamo noi e lo hanno chiesto anche Formula 1 e la Federazione Internazionale".
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Il cinquantenne Team Principal e CEO di Red Bull Racing sembra avere le ore contate nel suo attuale ruolo. La svolta potrebbe esserci nel corso della terza e ultima giornata di test precampionato (venerdì 21) e in ogni caso entro il fine settimana, visto che la priorità (dell'Organizzatore del Mondiale, della FIA, della casa madre Red Bull GmbH e degli altri team") è quella di chiudere la vicenda prima del via del Mondiale nel weekend che dà il via alla nuova stagione: giovedì 29 febbraio con i primi due turni di prove libere del GP del Barhrain. Un rabbuiato Horner ha espresso anche il suo pensiero sul debutto in pista della nuova RB20 nel corso della conferenza alla quale erano presenti (oltre al già citato Brown) anche l'ex ferrarista Laurent Mekies (VISA Cash AppRacing Bulls), Bruno Famin di Alpine e Alessandro Alunni Bravi per Stake F.1 Team Sauber
"È fondamentale sfruttare a fondo queste prove, con l'obiettivo di girare il più a lungo possibile, visto che il livello di affidabilità è un fattore-chiave. Noi siamo riusciti a farlo nella prima giornata con Verstappen. Per quanto ci riguarda, tutto procede secondo i piani. Soprattutto nella correlazione - al momento molto buona - tra il lavoro al simulatore e quello in pista. È difficile però tirare delle conclusioni definitive: non conosciamo il piano di lavoro della concorrenza. Preferisco limitarmi a dire che la macchina è nata bene. Partiamo da una buona base e le prime indicazioni sono incoraggianti".