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Messo in pausa per un intero lustro dall'emergenza sanitaria mondiale e dalle conseguenti restrizioni (quattro cancellazioni consecutive dal 2020 al 2023), il Gran Premio della Cina torna in calendario e lo fa dalla porta principale, ospitando il primo GP di questa stagione nel formato Sprint. Tanta gomma si è depositata sugli asfalti iridati e tanta benzina è bruciata nell'aria dal 2019, quando ad imporsi a Shanghai - in piena epopea ibrida Mercedes - era stato Lewis Hamilton davanti al fido Bottas (che si era illuso dopo aver messo a segno la pole) e a Sebastian Vettel che non solo era ancora in piena attività ma guidava la Ferrari, affiancato nel garage rosso da Charles Leclerc (al suo primo anno nella Scuderia), quinto al traguardo alle spalle di... Max Verstappen. Il mondo è piccolo insomma... e il Mondiale anche!
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Ben lontano dal suo livello odierno, Carlos Sainz faceva esperienza cinque anni fa in Cina di un weekend dimenticabile al volante della tutt'altro che brillante McLaren-Renault, come d'altra parte il suo compagno di squadra Lando Norris, entrambi plafonati nella pancia del gruppo. Da parte sua, Pierre Gasly se la giocava ancora (ancora per poco) con SuperMax: al via con l'olandese dalla terza fila, sesto al traguardo dietro a Leclerc. Per Pierre purtroppo il disastro (e non stiamo parlando del presente con Alpine) era dietro l'angolo: retrocesso la successiva estate in Toro Rosso in uno scambio mica tanto alla pari con Alexander Albon, che avrebbe fatto la stessa fine (sportiva) nel confronto impari con lo stesso Verstappen.
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Il GP della Cina arriva al momento giusto per Lewis Hamilton, alla ricerca ormai disperata di un’inversione di tendenza rispetto al suo recente standard. Sir Lewis ha infatti trionfato sei volte a Shanghai (le prime due con McLaren-Mercedes, le altre quattro con Mercedes tout court). Uno score triplo rispetto a Fernando Alonso e a Keke Rosberg. Lo spagnolo ha interrotto nel 2005 con la Renault il predominio ferrarista agli albori del GP, facendo poi lo stesso nel 2013 (proprio con la Rossa) negli anni d'oro Mercedes. Due successi a distanza di cinque anni invece per Nico: nel 2011 e poi nel suo ano di grazia (iridata) 2016. Alla conta delle sedici edizioni del GP della scena bisogna poi aggiungere (in ordine cronologico) le vittorie one-off di Rubens Barrichello, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen (2004, 2066 e 2007 con la Ferrari), Sebastian Vettel con la Red Bull-Renault nel 2009, Jenson Button con la McLaren-Mercedes nel 2010 e (per chiudere con un altro pilota in cerca di rilancio) Daniel Ricciardo con la Red Bull-TAG Heuer nel 2018.