L'ex ferrarista esalta il monegasco e prevede un salto di qualità a breve termine per il giovane italiano della Mercedes
di Stefano Gatti© Getty Images
"Leclerc ha fatto una gara di forza, ha voluto fortemente il risultato e ha gestito la situazione alla grande. Ha combattuto con i denti con un Norris abbastanza nervoso e in difficoltà, perché ha un compagno di squadra come Piastri che sta facendo cose superlative. Con alle spalle un Norris più aggressivo che mai, Charles è riuscito a mantenere un ritmo che nessuno si aspettava".
Ospite di RadioAnch'io Sport su Rai Radio 1 l'ex pilota di Formula Uno (e della Ferrari) Nicola Larini ha detto la sua primo podio stagionale della Rossa in un GP full distance, spaziando poi sulle prospettive della Rossa da qui in avanti, sulla crisi di Lewis Hamilton, sul dualismo tra i piloti della McLaren e sulla crescita di Andrea Kimi Antonelli.
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"Buona strategia, quella della Ferrari a Jeddah. Ha portato un importante risultato di gara, fa bene sperare per le gare europee. Dimostra che la vettura c'è, anche se manca qualche decimo. Lewis è in sofferenza, di sicuro non ha la velocità di Leclerc, non ha la sua stessa determinazione, bene o male qualche mondiale vinto ce l'ha alle spalle. Per lui non è una situazione facile, perché si trova in squadra un pilota che vuole quello che Hamilton ha già avuto. Sarà una stagione molto difficile per lui".
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"Conosco Antonelli tempi del kart, era qualche categoria avanti rispetto a dove correva mio figlio più piccolo. L'ho sempre considerato un vero talento, aveva qualcosa in più già a undici-dodici anni. Quello che sta facendo ora non è altro che una conferma di quello che ha iniziato a fare da bambino. Ha maturità e velocità, è già stabilmente a uno-due decimi da un pilota esperto come Russell. Quando inizieranno le gare europee, sono convinto che sarà in grado di stargli davanti. Ne vedremo delle belle".
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"Norris e Piastri? Sono situazioni che abbiamo quasi sempre vissuto: in epoca Williams, e naturalmente con Senna Prost in McLaren. Di sicuro ci permette di divertirci, sono due piloti che se la giocano con la stessa vettura, al momento la più veloce del lotto. Ma non dimentichiamo Verstappen, che ieri senza penalità avrebbe vinto al cento per cento. Di sicuro il campionato costruttori mi sembra un po' a senso unico: la McLaren ha due top drivers, Verstappen è da solo. Non dovrebbe avere problemi a portarsi a casa il titolo, a meno che non cambi qualcosa a metà stagione. Il campionato piloti è bello e avvincente, ci sono tre-quattro piloti che possono vincere. La McLaren è la numero uno, dall'altra parte c'è Verstappen che può fare la differenza, anche se non ha la macchina migliore. La Ferrari può inserirsi, come del resto la Mercedes". (ANSA).