La pole-sprint del sette volte iridato preceduta da un breve momento di tensione al box rosso a metà qualifiche
di Stefano Gatti© Getty Images
Primi screzi rossi a Shanghai tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton? Niente di tutto questo, semmai un po' di nervosismo causa ansia da... prestazione. Nel corso della fase centrale della qualifica Sprint infatti (SQ2) al monegasco il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi ha chiesto di lasciare sfilare dal proprio compagno di squadra e cedergli la track position, allo scopo di gestore al meglio il time attack di entrambe in vista della caccia alla mini-pole. Piuttosto interrogativa (ed esplicita) la reazione di Charles via radio: "Eseguo ma non lo abbiamo mai fatto prima e io ora sono un pò nella m...". Come sempre e come è giusto che sia, Charles ha detto la sua ma ancora una volta si è allineato all'interesse del team e alla visione generale, soprattutto alla "guida" dal muretto box di chi aveva un panorama più completo del suo. Il rallentamento messo in atto per farsi sfilare dal numero 44 ha oltretutto fatto sì che Leclerc finisse sotto la lente di ingrandimento dei Commissari di gara per mancato rispetto del delta time (tempo minimo di percorrenza)nel suo giro di lancio. Tutto regolare in ogni caso e nessun provvedimento ai danni della Fearrari numero 16. Alla fine tutto è filato secondo i pini, entrambe le SF-25 hanno avuto accesso alla fase finale delle qualifiche. Un po' di amaro in bocca a Leclerc deve comunque essere rimasto: più per l'esito finale delle qualifiche stesso (sir Lewis in pole, lui al via dall'esterno della seconda fila) che per il singolo episodio.
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Questa intanto la relazione dei Commissari di gara sull'episodio incriminato (Document 27)
Sia LEC che HAM hanno iniziato i loro giri di preparazione uno vicino all'altro. HAM ha seguito da vicino LEC e LEC aveva STR (Stroll, ndr) davanti a lui in un giro preparatorio. LEC ha dovuto aspettare che STR iniziasse il suo giro veloce e nel frattempo, LEC è stato superato da HAM agli ordini del team. LEC ha sempre mantenuto una velocità ragionevole e alla fine ha cercato di creare un divario ragionevole dietro lHAM. Tutto questo è stato fatto in modo ordinato e nessuna auto dietro LEC è stata colpita da questo. Pertanto, LEC non ha ostacolato gli altri piloti e non ha ottenuto alcun vantaggio sportivo con la sua linea di condotta. I commissari stabiliscono quindi che LEC non ha guidato "inutilmente lentamente" e che evidentemente il motivo per cui era al di sopra del tempo massimo era dovuto alle sue azioni appropriate e non ha intrapreso ulteriori azioni.