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FORMULA 1

Leclerc prende a calci il Mondiale, Tsunoda country style, McLaren "tratta" Russell!

Varia umanità... in azione nel retrobox dell'Albert Park che prende vita e colore

di Stefano Gatti
12 Mar 2025 - 13:16
 © Getty Images

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C'è chi è alle prese con la palla ovale e chi corre come un All Black. C'è chi pranza dalla concorrenza e chi sfila nell'anonimato più completo. A Melbourne è il primo giorno di scuola ma sembra l'inizio delle vacanze. Sembra, appunto: tutta apparenza. Mercoledì 12 marzo, antivigilia dei primi giri di ruote competitivi sull'asfalto dell'Albert Park. In attesa del giovedì dedicato alle conferenze stampa, il paddock australiano è già affollato e brulicante di vita: piloti, ingegneri, meccanici, addetti stampa e giornalisti, cuochi e camerieri. Mancano solo nani e ballerine ma poi il circo è già al completo. Una fauna eterogenea e a vario titolo indaffaratissima, con i venti primattori del Mondiale già alle prese con i cacciatori di autografi (beh no, più che altro selfies oramai).

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Dallo stadio al circuito: Charles Leclerc ha varcato i cancelli dell'Albert Park dopo una capatina al Melbourne Cricket Ground per una photo opportunity a favore di sponsor insieme ad un paio di campioni della AFL (Australian Football League). Quattro calci alla palla - ovale - per il "puma" monegasco prima di saggiare con la bicicletta sin le più lievi imperfezioni (e non ne mancano di certo) dell'asfalto dell'Albert Park.

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Mezzo di locomozione diverso ma ancora più alla moda per Gabriel Bortoleto. Il rookie brasiliano della Sauber si è prodotto in un giro del tracciato in monopattino affiancato dalsuo ingegnere di pista: quattro chiacchiere lontano da occhi indiscreti per il campione in carica che - prima ancora delle traiettorie con gli avversari - incrocia le dita sperando che l'ultima Sauber powered by Ferrari (fornitura che dal 2026 passa alla Cadillac) non sia come l'anno scorso il fanalino di coda delle griglie di partenza (e della classifica generale). 

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Punta molto più in alto Liam Lawson che nel suo "GP di casa" (la Nuova Zelanda non ha mai fatto parte del calendario iridato) prova ad iniziare con il piede giusto la sua terza stagione iridata ma la prima completa e per di più al fianco dell'onnivoro Max Verstappen. Lo sguardo del biondo Liam al quattro volte iridato in un evento di vigilia la dice lunga sulla montagna da scalare e sembra dire: "Ma chi me l'ha fatto fare?"

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La grinta dietro al sorriso: nel paddock di Melbourne Andrea Kimi Antonelli sembra un bambino nel Paese dei Balocchi ma - come detto all'inizio - è tutta scena: il nostro è pronto a fare terribilmente sul serio e non si preclude alcun obiettivo nel Gran Premio d'Australia, magari puntando sull'effetto-sorpresa, destinato però - statene certi - ad esaurirsi nel weekend che dà il via al Mondiale.

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Da parte sua, il compagno di squadra George Russell studia già le contromosse, anche quelle più audaci e... senza nacondersi. In quella che potrebbe essere una clamorosa anticipazione di mercato piloti, il lungo inglese si è autonvitato a pranzo nelle pertinenze McLaren, "intavolando" letteralmente una pre-trattativa con l'AD Zak Brown e con il Team Principal Andrea Stella. Peccato però che il team papaya abbia blindato a lungo termine la strana coppia Norris-Piastri.

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Si sono sottratti alla curiosità di telecamere, macchine fotografiche e soprattutto smartphone alcuni dei protagonisti più attesi, come Lewis Hamilton, Fernando Alonso, lo stesso Norris e Carlos Sainz mentre Alexander Albon, compagno di squadra dell'ex ferrarista spagnolo, inganna l'attesa dedicandosi al running, pratica ancora più virtuosa della bici (per non parlare del monopattino). Il pilota inglese di origini asiatica ha infatti affrontato uno shakeout run lungo la pista in outfit... da All Black. Non è dato di sapere se Alex abbia fedelmente "copiato" le traiettorie da seguire poi nel weekend al volante della sua Williams-Mercedes o se si sia fatto addirittura "pizzicare" al di là dela sede stardale, in zona... track limits!

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Un look che da queste parti non passa inosservato... come invece quello di Lance Stroll. Sempre sull'orlo del ritiro ma poi sempre in sella (o meglio dietro al volante della sua Aston Martin), il facoltosissimo canadese si è mimetizzato tra la folla ma non sarà difficile - domenica al via - rintracciarlo a colpo sicuro nei bassifondi della griglia di partenza. Scherziamo Lance, ma ti lasciamo il compito di smentirci! Quello che non abbiamo ancora capito è se non trovi il chiodo oppure il casco e casomai il muro per appendercelo.

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Menzione obbligatoria per due top manager: dopo aver liquidato lo speranzoso Russell e lasciato Stella alle due incombenze, Zak Brown - rieccolo - ha ospitato due collaboratrici alla stesso tavolo. Beato tra le donne, magari pensando a cosa lo attende nella gestione di Norris e Piastri.

Alle prese con una formazione scomoda anche Ayao Komatsu, Team Principal Haas.Non bastasse la prospettiva di un secondo team USA nel Mondiale dal prossimo anno (Cadillac), il giapponese deve fare andar d'accordo un poco più che rookie ambiziosissimo come Oliver Bearman con Esteban Ocon, uno dei piloti più "difficili" della Formula Uno attuale. Che stia parlando proprio di questo Komatsu con il suo ospite? La sua gestualità suggerisce senza troppi margini d'errore i provvedimenti da prendere al primo "scontro" tra i suoi! 

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Chiudiamo la nostra rassegna semiseria (molto semi e poco seria!) con Yuki Tsunoda, avvistato nel paddock con tanto di cappello di paglia che fa tanto "Cosa ci faccio qui", variante del pensiero che abbiamo attributo sopra a Liam Lawson, vale a dire il pilota che lo ha bruciato nella corsa alla seconda Red Bull, di fatto azzerando le sue chances di un avvenire certo nella galassia Red Bull. Coraggio Yuki, mostragli quello che sai fare! In bocca al lupo a te e a tutti i tuoi diciannove colleghi!

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