Il pilota della Red Bull ha parlato della situazione del Mondiale criticando in particolare il format delle Sprint e la proposta di introdurre nuove regole
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"Arrivo a chiedermi quali siano le regole ora. Mi sento perso, è come un circo". A parlare è Max Verstappen che, in vista dell'inizio della stagione 2024, ha espresso tutta la propria amarezza per la situazione della Formula 1 attuale. Il pilota della Red Bull è stato il grande mattatore della stagione 2023 vincendo il titolo con grande anticipo e lasciando le briciole agli avversari, a partire dal compagno di squadra Sergio Perez. Ciò non sembra però averlo soddisfatto, a partire dal Gran Premio di Las Vegas su cui l'olandese aveva già espresso grandi perplessità.
"E 'al 99% show e all'1% evento sportivo, sembravamo dei clown. Non è che provi grandi emozioni, intendo, non mi piace. Io mi concentro sempre sul lato delle prestazioni in pista, non mi piacciono tutte le cose intorno - ha sottolineato il campione orange in un'intervista rilasciata ad Auto Motor und Sport commentando anche la proposta del nuovo format di qualifiche sprint con un solo giro a disposizione -. Già non si sa cosa fare con il formato attuale, così diventerebbe molto rischioso".
Verstappen non si è nascosto nemmeno sulla Sprint Race, attive attualmente soltanto in alcuni weekend di gara, ma che progressivamente potrebbero prende il sopravvento sul campionato. Una situazione che non piace in alcun modo all'olandese che ha sottolineato come via sia un calo di fascino nel pilota: "Ho sempre detto che capisco il lato commerciale, ma il mio punto di vista è quello di un pilota puro - ha spiegato Max -. Secondo me la Sprint toglie un po’ di magia: da bambino, quando accendevo la tv, mi chiedevo cosa sarebbe successo in gara", precisa. "Vedendo una Red Bull, una Mercedes e una Ferrari sulla griglia ci si chiede come andrà a finire. E invece la Sprint permette di sapere cosa succederà più o meno il giorno dopo, a meno di circostanze particolari, come un cambiamento del meteo. Questo toglie tensione".
La proposta delle sprint va a pesare anche sull'esito delle qualifiche e delle gare più lunghe a causa della regola del Parco Chiuso applicato dopo le prove del venerdì e impedendo così di modificare la monoposto in caso di necessità: "Se si sbaglia, si resta intrappolati in quel setup per il resto del weekend. È uno schifo. Ci è successo l’anno scorso in Brasile. E nemmeno i weekend positivi di quest'anno mi hanno soddisfatto del tutto - ha attaccato Verstappen -. Pensando all’altezza da terra ad Austin, non si può dire che Mercedes e Ferrari abbiano abbassato le loro vetture di proposito", considera il tre volte iridato, "ma una volta presa una strada sbagliata, non si può più uscirne. Se si vuole continuare con le Sprint, credo si debbano apportare cambiamenti. Per esempio farei un Parco Chiuso di sabato e un altro di domenica".