Solo le briciole per le Rosse a Barcellona, crocevia Spielberg e Silverstone per le ambizioni di Maranello
di Stefano Gatti© Getty Images
Da Montecarlo a Barcellona per un sogno a tinte iridate che adesso appare un po' appannato. Non ha giovato alla Ferrari lo scaldo intermedio di Montreal che ha allungato (e di parecchio!) il cammino che porta alla corsa al titolo. Tornato in ambiente "mediterraneo" a Barcellona (o meglio nel suo immediato entroterra) a distanza di un mese dal GP di Monaco, il Mondiale è andato in cifra doppia certificando il sorpasso Mercedes ai danni della Scuderia ed entrambe all'inseguimento di McLaren e - ça va sans dire - Red Bull. Involuzione rossa che potrebbe arrestarsi già questo fine settimana a Spielberg, dove il pronostico è apertissimo. Ormai infatti è chiaro: Red Bull è ancora in leggero vantaggio ma McLaren cresce GP dopo GP (anche se non può ancora contare sul Piastri che tutti si aspettano, se a non a sprazzi) e al posto delle "Big Three" c'è adesso un bel poker di superpotenze a lottare là davanti. Un panorama parecchio dinamico, suscettibile di importanti evoluzioni l'ultimo weekend di giugno in Austria, tappa centrale di una tripleheader che si chiuderà il fine settimana successivo a Silverstone, nel quale si inseriscono le indiscrezioni che danno l'attuale Direttore Tecnico Enrico Cardile ormai ai saluti dopo vent'anni a Maranello. Probabile destinazione Aston Martin per il quarantanovenne ingegnere aeronautico aretino, il cui posto potrebbe essere preso da Loic Serra, ingaggiato poco più di un mese fa (13 maggio) insieme a Jerome d'Ambrosio, entrambi provenienti dalla Mercedes.
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La classifica Costruttori certifica il ruolo di seconda forza Ferrari ma non ci si può semplicemente fermare a prenderne atto: occorre leggerla in prospettiva, che è poi quella della recente crescita McLaren (83 punti a 58 il parziale a favore del team inglese nei tre GP di cui sopra) e della per ora appena meno... invasiva rimonta delle Frecce d'Argento: 72 punti dal Principato a Montmelò.
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Non solo: in Spagna Norris ha messo la freccia su Lecelerc, strappandogli significativamente il ruolo di "primo cavaliere", ne senso di più immediato inseguitore di Verstappen. Lando a Barcellona ha mostrato il piglio giusto: ha smentito via radio il team che gli chiedeva di badare a consolidare il secondo posto, puntando invece a sfidare il leader ed è pure convinto di essere in lizza per il bersaglio grosso, nel senso del titolo iridato. Una convinzione che segnala la crescita del pilota inglese e muove dalla certezza di aver... messo al suo posto l'ancora più giovane compagno di squadra australiano e che sembra fare un po difetto (a domeniche alterne) a Leclerc, che continua a soffrire il confronto interno con un pilota ormai in uscita e che proprio per questo - fatta salva la sua fedeltà alla causa ferrarista 2024 - tende in modo del tutto comprensibile a giocarsi ogni singola opportunità di lasciare il segno sul suo finale di esperienza maranelliana, anche per puntellare le sue chances per un futuro che allo stato attuale delle cose non lo può lasciare molto tranquillo, a meno di clamorosi sconvolgimenti di mercato... legati alla corte serrata di Toto Wolff a Verstappen. Williams e Sauber come risaputo le alternative del madrileno, con Alpine scesa in campo nelle ultime ore e potenzialmente interessante per Carlos, visto il recente trend in crescita del team bleu e le capacità "persuasive" del neo-advisor di lusso Flavio Briatiore
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Per dirla tutta, fa un po' strano che la considerazione più illuminante a proposito delle chances iridate della Rossa sia uscito a caldo a fine gara dalla bocca di Carlos: "Sono sicuro che se torniamo domani a Montecarlo vinciamo ancora noi, il problema è che da qui in avanti ci saranno più... Barcellona che Montecarlo nel calendario, a partire da Spielberg tra una settimana. Su piste da alta e media velocità facciamo più fatica dei nostri avversari".
In effetti di "Montecarlo" da qui a fine stagione ne rimane una sola: Singapore ovviamente, dove Sainz ha colto nel 2023 l'unico GP sfuggito l'anno scorso a Verstappen (e a Perez). Guardando avanti, come sottolinea Carlos, ecco arrivare il GP d'Austria. Già, Spielberg: Lecler vi ha vinto il GP d'Austria del 2022, per poi rovinare i piani di doppietta Red Bull un anno fa (secondo dietro a Verstappen e davanti a Perez). Non resta che sperare che ai nostri (e soprattutto alla power unit di Maranello) l'aria fresca delle Alpi della Stiria faccia meglio del clima afoso della conca del Vallès.