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FORMULA 1

Montezemolo: "Hamilton? Non solo marketing, vuole chiudere in bellezza con la Ferrari"

L'ex presidente del Cavallino Rampante a tutto campo sui macrotemi della Formula 1

16 Dic 2024 - 16:43
 © Getty Images

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"Lewis Hamilton è un fenomeno come Max Verstappen, non è stata un'operazione di marketing il suo arrivo a Maranello Lui vuole chiudere la sua carriera vincendo in rosso. Leclerc è giovane, ma anche lui ha bisogno di vincere. Però ci vuole una macchina ancora più competitiva per tutta la stagione. E anche una chiarezza di gestione all'interno del team. La scelta di Hamilton da un lato è un rischio perché prendi un fuoriclasse che ha vinto moltissimo e che viene in Ferrari per vincere e dall'altro c'è un Leclerc che pur facendo delle belle gare non ha mai vinto, e gli anni passano. Sarà dunque un anno particolarmente interessante per la Rossa. A condizione che si riesca a colmare il gap con la McLaren per partire fin dalla prima gara già competitivi e in grado di vincere in tutte le condizioni". Così l'ex presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, a "La Politica nel Pallone" su Radio GR Parlamento. Smarcato l'argomento Hamiton, il settantasettenne top manager ha poi passato in rassegna altri temi relativi al Mondiale di Formula Uno terminato ad Abu Dhabi, riservando un pensiero speciale a Michael Schumacher. 

"Le troppe sanzioni che puniscono i piloti alla prima manovra? La Formula 1 è fatta di sani duelli, cosa avrebbero a Villeneuve e Arnoux per il loro duello a Digione, li avrebbero messi in galera? Credo si stia esagerando sia nel discorso del contatto fisico che uscire dalle linee, sta diventando un orologio di precisione. Lasciamo un po' di spazio all'emotività, al coraggio e alla capacità dei piloti che non devono guardare i millimetri. E uno dei punti sui cui riflettere per modificare un po' le cose".

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"Briatore? Era un ricco signore, ma nessuno deve dimenticare che Flavio con la Benetton ha fatto dei miracoli. Luca De Meo ha fatto la scelta giusta a prenderlo, sono contento per Flavio anche se all'Alpine la strada è lunga. Ho visto delle belle gare di Gasly, ma questo non basta. Sono convinto che anche loro miglioreranno. Oggi la Formula 1 è diventata veramente una competizione mondiale, parliamo di tutti i continenti. Quest'anno c'è stato un campionato imprevedibile con un grande aumento di attenzione".  

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"Michael è stato nella storia della Ferrari il pilota più vincente, sempre vicino alla squadra. È una grande mancanza nella mia vita, ho passato con lui degli anni indimenticabili, dentro e fuori dalla pista. Sento spesso la moglie Corinna, la figlia è diventata una grande campionessa con i cavalli. Schumacher è un pezzo di storia e ci manca molto".

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