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LE PAGELLE DI SILVERSTONE

Norris e Hamilton accendono l'orgoglio british, musi lunghi per Leclerc e Sainz

La decima tappa del Mondiale segna una battuta d'arresto nella risalita delle Rosse

di Stefano Gatti
10 Lug 2023 - 08:19
 © Getty Images

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FERRARI: VOTO 5

Leclerc appena più brillante di Sainz ma la differenza non è apprezzabile. D'altra parte i due piloti della Rossa (d'imbarazzo, la vergogna è altro) non hanno colpe specifiche. È vero: Silverstone offriva a ruote ferme poche chances di ripetere le prestazioni incoraggianti di Spielberg, ma il piatto piange ugualmente, anche perché la seconda e la terza fila permettevano di puntare ai due gradini più bassi del podio. Niente di tutto questo: Mercedes e McLaren (che monta la power unit tedesca) inavvicinabili, ritmo insufficiente, trazione in uscita di curva... come sopra e - ancora una volta - strategia come minimo rivedibile. Tutto da rifare? No, ma un nuovo passo indietro che fa male. Se proprio insistete: LECLERC VOTO 6,5 e SAINZ VOTO 6

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LANDO NORRIS: VOTO 8,5

Eguaglia la sua miglior performance della carriera: il secondo posto del 2021 a Monza nella doppietta McLaren aperta da Ricciardo. Come dire che quando la McLaren stessa c'è, lui si fa trovare puntuale all'appuntamento: quello con il podio, ad esempio. Si regala (e regala al suo pubblico) una manciata di giri davanti a Verstappen, prima che il DRS (non che gli servisse a tutti i costi) catapulti il campione del mondo "where he belongs". Lesson number one, visto che siamo in Inghilterra. Lando poi toglie una marcia, evita di lanciarsi nella missione impossibile e gestisce con freddezza la sfida che nel finale gli porta sir Lewis Hamiton.

MAX VERSTAPPEN: VOTO 8

OTTO, come i suoi successi stagionali ma poi in fondo anche DIECI, come le tappe già smarcate di un Mondiale tutto in discesa per Max che - attaccato su ogni lato dalle McLaren al via - non si scompone neanche un po' e ristabilisce l'ordine "naturale delle cose dopo cinque giri. Non ha bisogno di dannarsi l'anima, non gli serve umiliare la concorrenza. Gestisce in scioltezza anche perché - lo abbiamo scritto poco sopra - quelli dietro nemmeno lo considerano più, tantomeno provano ad attaccarlo.

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SERGIO PEREZ: VOTO... 99

NOVANTANOVE, come i punti di ritardo nei confronti del soverchiante compagno di squadra. Ennesimo weekend sotto media per il messicano che - scattato dall'ottava fila dopo aver abbandonato le qualifiche al primo taglio - impiega pure metà GP per lanciare la rimonta che infatti chiude in una sesta posizione assolutamente insufficiente. VOTO... più ortodosso: 5 e mezzo.

OSCAR PIASTRI: VOTO 7

Un passo alla volta, il talento di Melbourne... sta arrivando. Sfiora il podio di Silverstone, tradito dal timing "perdente" della sua sosta, che precede di poco l'ingresso in pista della Safety Car. Come Norris, anche se un gradino sotto (anzi due, pensando al podio), spreme come si deve l'occasione offertagli da una McLaren quasi superlativa. Avanti così, ma il tempo stringe: se non altro quello di mostrare tracce della predestinazione che molti gli attribuiscono.  

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SONNY HAYES e JOSHUA PEARCE: VOTO A PIACERE

E chi sarebbero costoro...? Ah sì, nientemeno che Brad Pitt e Damson Idris, protagonista e co-protagonista della prossima produzione hollywoodiana liberamente (temiamo molto liberamente) ispirata al mondo della Formula Uno. Si aggiravano sullo schieramento di partenza, mischiandosi a quelli veri. Gente "pericolante" come Perez o De Vries deve per qualche istante aver sudato freddo dentro la tuta ignifuga, poi le due star hanno riguadagnato il lusso e l'aria condizionata dei loro motorhomes e tutto è tornato "business as usual" (Lesson number two).

LEWIS HAMILTON: VOTO 7,5

A Silverstone ha perso la sfida finale per il secondo posto con Norris e solo questo abbassa un po' il voto. Intanto (anche se non basta) ha ormai girato a proprio favori le sorti del confronto interno con GEORGE RUSSELL (VOTO 6): 106 punti a 72 e - se dovessimo scegliere un pilota capace di strappare da qui a fine stagione un podio alto a Verstappen e alla Red Bull - punteremmo su di lui. Certo, servono condizioni particolari ma Lewis è "quello giusto" per volgerle casomai a proprio favore.  

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 ALEXANDER ALBON: VOTO 7 

Peccato solo per il casco da... Palio di Siena! Un intero fine settimana nella top ten di ogni singola classifica: dal primo turno di prove libere al GP, iniziato dalla ottava casella della griglia e nella medesima posizione terminato, passando per una fase centrale non troppo brillante ma riscattata con una buona tenuta nel finale. Ha riordinato le idee nella fase di neutralizzazione e poi se l'è giocata negli ultimi giri con avversari (e macchine) che raramente può permettersi di mettere nel mirino. Un bel premio per Alex e per la Williams che (tocca accontentarsi) festeggia dignitosamente il proprio GP numero ottocento. Tocca ripetersi lontano dal "nido". Intanto, well done Alex! (Lesson number three).  

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