La tappa canadese del Mondiale ha spesso offerto gare fuori dagli schemi e risultati a sorpresa
di Stefano Gatti© Getty Images
Sono passati nove anni dall’ultima… prima volta (o meglio, prima vittoria) di un pilota di Formula uno nel Gran Premio del Canada a Montreal: Daniel Ricciardo nel 2014 con la Red Bull, ultima voce di una shortlist nella quale l’australiano era stato preceduto in ordine strettamente cronologico da Gilles Villeneuve, Thierry Boutsen, Jean Alesi, Robert Kubica e Lewis Hamilton. Il pronostico per il successo nel weekend in arrivo è virtualmente chiuso da Max Verstappen e dalla Red Bull, quello per i restanti gradini del podio da Mercedes, Aston Martin e Ferrari. Montreal però è storicamente luogo e occasione da… prevedibili imprevisti e d’altra parte negli ultimi anni non sono mancati - nell’arco di una stagione - le presenze anomale (e isolate) sul gradino più alto del podio: Pierre Gasly colse su Alpha Tauri nel 2020 a Monza la sua prima vittoria nel Mondiale, Sergio Perez lo imitò poche settimane più tardi a Sakhir (con la Racing Point, mica la Red Bull!). Nel 2021 fu invece Esteban Ocon a firmare a Budapest la sua prima affermazione nel Mondiale. Tutti e tre hanno chances di ripetersi questo fine settimana sul circuito dell’Ile de Notre Dame: il messicano grazie alla… Red Bull ma al tempo stesso Verstappen permettendo. I due francesi invece grazie alle buone qualità della Alpine. Nel loro caso però (e a maggior ragione nel caso di Perez) non si tratterebbe più del battesimo del gradino più alto del podio. Chi potrebbe invece (missione ancora più alta) puntare a succedere a Ricciardo nelle “prima volta assoluta” a Montreal? Facciamo tre nomi: Lando Norris e Oscar Piastri con la nobile decaduta McLaren, “l’enfant du pays” Lance Stroll con la rampante (attualmente più del Cavallino) Aston Martin.
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Originario proprio di Montreal, il ventiquattrenne Lance è al suo quinto GP del Canada e sulla pista di casa vanta precedenti tutto sommato buoni: un solo ritiro (nel 2018 con la Williams) e tre piazzamenti nella parte bassa della zona punti: nono ancora su Williams nel 2017 (sua stagione d'esordio), di nuovo nono due anni più tardi con la Racing Point, decimo dodici mesi fa con la Aston Martin. Se c'è un circuito sul quale Stroll può cercare di pareggiare le prestazioni del suo compagno di squadra Alonso, beh probabilmente quello di casa potrebbe fare al caso suo. Per lui si tratterebbe oltretutto di un bel salto di qualità, anzi di un passo doppio, visto che Lance può finora vantare "solo" tre passaggi sul terzo gradino del podio.
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Da questo punto di vista, meglio del canadese ha fatto Norris, una volta più di lui sul terzo gradino del podio ma soprattutto secondo nel GP d'Italia del 2021, a completare l'inattesa doppietta McLaren aperta (altrettanto inaspettatamente...) da Daniel Ricciardo. Tanto per il talentuoso Norris, quanto per il più "costruito" Stroll, Montreal e le sue circostanze storicamente imprevedibili rappresentano una delle migliori occasioni offerte dal calendario per "svoltare". Nella lista dei possibili outsider del GP del Canada (o meglio di chi può salire per la prima volta in carriera sul podio alto proprio a Montreal) mettiamo anche Oscar Piastri.
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Nei primi sette GP della sua stagione d'esordio, il ventiduenne talentino di Melbourne (un predestinato, per quelli che la sanno lunga) ha ottenuto un ottavo posto come miglior risultato e lo ha fatto proprio sulla pista di casa, anzi su di un tracciato - quello dell'Albert Park di Melbourne - dalle caratteristiche molto simili al "Gilles Villeneuve" di Montreal! Per la cronaca - anzi per la statistica - l'ultimo pilota a vincere il suo primo Gran Premio nella stagione d'esordio è stato nientemeno che Lewis Hamilton: nell'ormai lontano 2007 e proprio a Montreal!
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