Tra i protagonisti in positivo dell'ottava tappa del Mondiale anche il sorprendente Albon
di Stefano Gatti© Getty Images
MAX VERSTAPPEN: VOTO... A PIACERE
Business As Usual per l'olandese anche in un weekend "grandi numeri" per l'olandese che pareggia Senna e per la Red Bull (cento di... queste vittorie). Ben lontani dal voler irridere la concorrenza (ci mancherebbe altro!) sembra quasi che i messaggio via radio su piccoli problemi qua e là siano concordati con la regia del GP per animare il copione di uno show che si ripete puntualmente GP dopo GP. Il voto datelo voi, se vi pare anche all'atteggiamento largamente poco interessato dell'olandese del numero di vittorie (quarantuno) raggiunto a Montreal, facendo pari con Senna.
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FERNANDO ALONSO: VOTO 9
Un punto in meno (tanto non conta per la sua splendida classifica!) causa scatto non esattamente felino al semaforo canadese. Rimedia poi alla iniziale malefatta infilando l'odiato rivale dopo averlo studiato per ventidue di giri e difendendo il secondo posto per i trentotto rimanenti, senza scomporsi un attimo: classe, esperienza e mestiere, ancora un volta. Se ne facciano una ragione, i suoi detrattori.
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CHARLES LECLERC e CARLOS SAINZ: VOTO 6
Effetto-brodino o al massimo tisana per le Rosse: i gravi errori e i malumori delle qualifiche lasciano spazio - per restare in tema-convalescenza - al pannicello caldo della top five della domenica pomeriggio. Difficile trovare differenze sostanziali nella condotta di gara del monegasco e dello spagnolo, da cui il voto simbiotico. Nota a margine ma non troppo: Verstappen raggiunge Senna (con tutti i distinguo del caso) senza fare una piega, Leclerc "indossa" Gilles Villeneuve con un casco special edition che avrebbe meritato occasioni migliori e magari storiche. Roba da vorrei ma non posso.
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LEWIS HAMILTON: VOTO 8,5
Ci crede fino alla fine (con Alonso) e mette un'altra volta in riga il compagno di squadra GEORGE RUSSELL (VOTO 4) che la "tira nel muro (come direbbe Verstappen) ancora in fase di... riscaldamento. Con una Mercedes di nuovo competitiva e vicina alla Aston Martin, Lewis ritrova grinta e motivazioni. Il terzo posto della classifica generale non è poi così lontano ma sarebbe motivazionalmente valido per imbastire una nuova candidatura iridata nel 2024.
SERGIO PEREZ e LANCE STROLL: VOTO 4,5
Come i due ferraristi, voto in comune (ma nettamente sotto la sufficienza) per il messicano e il canadese. Sergio non ne imbrocca più una e fa venire il dubbio che la Red Bull non sia davvero un'astronave ma sia guidata da un alieno: il suo compagno di squadra, naturalmente. Mette a segno sul traguardo il giro più veloce, exploit che non cambia granché la sostanza della sua domenica. Lance agguanta nel finale la zona-punti ma anche davanti al suo pubblico viene sportivamente umiliato da Alonso. Cose che fanno male alla Formula Uno: in entrambi i casi e senza possibilità di rimedio (e alternative) in tempi brevi.
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ALEXANDER ALBON: VOTO 7,5
Chiude settimo una gara volitiva che lo ha visto gareggiare all'altezza con piloti che possono disporre di mezzi sicuramente più competitivi della sua Williams. Solo che Montreal è una pista old style, l'ideale per dare a chi ha numeri buoni da mettere sull'asfalto (come Alex) la possibilità di trasformarli in punti sonanti. Poi, tornando qualche riga sopra, sarebbe bello vedere il pilota inglese di origini orientali al volante di una Aston Martin o magari di una Red Bull, che lui peraltro ha già guidato: una seconda chance a questo punto la meriterebbe anche.