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Panchina lunga per Alpine, Leclerc riserva di Leclerc? Colapinto e Bottas casi anomali

Solo tre squadre su dieci hanno definito i loro piloti di... scorta per il Mondiale al via tra due mesi

di Stefano Gatti
14 Gen 2025 - 13:51
 © Getty Images

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La promozione di alcuni piloti di riserva e collaudatori a titolari per il Mondiale che si avvicina (Liam Lawson e Oliver Bearman) ha lasciato scoperto il ruolo in diverse squadre. A due mesi praticamente esatti dal Gran Premio d'Australia, solo una minoranza dei dieci team al via ha già definito questa importante posizione. Ci sono poi i casi particolari di Franco Colapinto e di Valtteri Bottas. Il giovane talento italoargentino (nove GP con la Williams nella seconda parte della scorsa stagione) è stato ingaggiato da Flavio Briatore come riserva Alpine con licenza di... rubare il posto a uno degli attuali titolari del team bleu e segnatamente al... predestinato Jack Doohan, al quale peraltro auguriamo di smentirci tutti a suon di risultati, da mettere a segno però in tempi brevi (è questo il problema). Quanto a Bottas, liquidato da Sauber/Audi, il "pittoresco" pilota finlandese con i saldi di gennaio (anzi, prima) è tornato all'ovile Mercedes, come riserva del numero uno designato George Russell e del nostro Andrea Kimi Antonelli.

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E la Ferrari? Perso Bearman (che nel 2024 si era fatto trovare pronto sostituendo "last minute" Sainz in Arabia Saudita), Maranello potrebbe puntare su Arthur Leclerc (fratello minore di Charles) che ha girato in FP1 poco più di un mese fa ad Abu Dhabi (e poi nei test post GP sempre a Yas Marina), ma può sempre contare sull'esperienza di Antonio Giovinazzi. Promosso Lawson al fianco del quattro volte campione del mondo Max Verstappen, Red Bull non può contare sul francese Isack Hadjar (il vicecampione della Formula 2 che ha preso il posto proprio di Lawson nel team b Racing Bulls) ma può pur sempre pescare nel bacino del proprio vivaio: lo spagnolo Pepe Marti e il giapponese Ayumu Iwasa sono due degli osservati speciali. Per chiudere il cerchio delle Big Four, la McLaren campione del mondo Costruttori dovrebbe continuare ad avvalersi del contributo del messicano Pato O'Ward, già utilizzato nelle prove libre del venerdì di alcuni Gran Premi.

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Proseguendo in ordine di classifica, Aston Martin ha sotto contratto il brasiliano Felipe Drugovich fin dal 2022 e dal 2023 il belga Stoffel Vandoorne, attuale pilota di Maserati MSG Racing nel Campionato del Mondo FIA di Formula E. Ha solo problemi di abbondanza BWT Alpine F1 Team che ha piazzato nella scia di Gasly e Doohan il già citato (e "incombente") Colapinto, il talento eston Paul Aron (terzo in Formula 2 nel 2024) e il giapponese Ryo Hirakawa.

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Team Haas non ha ancora fatto annunci ufficiali ma dovrebbe confermare Pietro Fittipaldi, ma nel TPC test in corso a Jerez il team USA manda in pista (anche se con un impegno limitato a fianco dei titolari) un altro giapponese: il pilota ufficiale Toyota Ritomo Miyata. In omaggio alle sinergie interne, verosimilmente VISA Cash App Racing Bulls si appoggia in caso di necessità all'astronave-madre Red Bull. Perso Colapinto (forse non del tutto - come vedremo tra poco - e in ogni caso con lauta contropartita milionaria), Williams Racing ha sempre a disposizione il giovane Luke Browning ma nulla vieta (strategie aziendali anche in questo caso, Mercedes ovviamente) che all'occorrenza lo stesso Colapinto possa essere...ri-girato al team inglese da Alpine, aumentando così la propria esperienza e casomai allargando la conoscenza dei circuiti del Mondiale.

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Tutto tace invece sul fronte Sauber, team che nel 2026 completerà la propria trasformazione in Audi. A proposito di nuovi ingressi nel Mondiale, ancora tutte da definire le intenzioni di Cadillac. Stiamo in questo caso ampliando la trattazione alla ricerca di un pilota di sviluppo. Il team USA potrebbe appoggiarsi alla Ferrari (che fornirà per almeno due stagioni la propria power unit), sulla scia di quanto fatto nei confronti dell'attuale cliente Haas, al quale Maranello ha "noleggiato" Bearman nel 2024 per sostituire Kevin Magnussen a Baku e a San Paolo del Brasile. Presumibilmente però Cadillac avrà bisogno di un pilota d'esperienza. E se si trattasse di Sergio Perez, che ha appena annunciato di volersi prendere "solo" una pausa sabbatica di sei mesi dalla Formula Uno? Il timing sembra quello giusto!

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