Il ferrarista monegasco manca il podio ma compatta il team rosso stringendo i denti dal via al traguardo
di Stefano Gatti© Getty Images
OSCAR PIASTRI: VOTO 10
Clean sweep nel deserto per il ventunenne pilota australiano della McLaren che marca il territorio con un fine settimana al limite della perfezione. Voto in doppia cifra pienamente meritato. Piacerebbe vederne l'aplomb agonistico messo alla prova dagli avversari e dal compagno di squadra ma se questo non accade non è certamente colpa sua.
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CHARLES LECLERC: VOTO 8
Un'altra prova d'amore del monegasco nei confronti della Ferrari: qualcosa di vagamente romantico, che va oltre i termini del contratto. Dura ed efficace la difesa su Norris, peccato lo scatto non proprio impeccabile al semaforo, quando si fa precedere da Russell dentro la prima curva dopo il via. La Rossa tentenna e al momento è solo Charles a tenere la barra dritta. Al termine delle qualifiche Leclerc aveva inviato a mezzo stampa un messaggio preciso alla Ferrari, che faceva più o meno così: "Ho trovato il feeling con laSF-25, è la mia la strada da seguire".
LANDO NORRIS: VOTO 5
Viene da dire: chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Lando salva in corner un fine settimana parecchio falloso da parte sua tra prove e gara. Solo che l'inerzia è tutta sbilanciata a favore del gemello diverso Piastri e per l'inglese diventa ogni fine settimana più difficile raddrizzare la barca (la sua, l'altra fila con il vento in poppa). Non è finita finché non è finita ma Norris in Bahrain ha mostrato una flessione mentale e per diretta conseguenza prestazionale preoccupante. Tutte cose risapute, sta a lui smentirle.
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GEORGE RUSSELL: VOTO 9
Tre volte sul podio nei primi quattro Gran Premi. Spinto da Antonelli ad alzare il livello del suo gioco e responsabilizzato dal ruolo di pilota "anziano" Mercedes, quando la macchina lo assiste George fa il suo dovere fino in fondo. Gestisce con freddezza le noie elettroniche di metà gara e nel finale allarga i gomiti per tenere dietro Norris. Più che apprezzabile (quasi godibile) il tono concentrato ma al tempo stesso leggero e ironico (da vero lord) nei suoi contatti radio con il ponte di comando.
LEWIS HAMILTON: VOTO 5,5
Quando ci vuole, ci vuole: irriconoscibile in pista ma anche a livello di atteggiamento, con un'umiltà "irricevibile" che neanche Bortoleto o Doohan. La vittoria-Sprint di Shanghai siamo ormai convinti sia stata frutto di un miraggio collettivo. Fosse un rookie si potrebbe dire: "Diamogli tempo" ma... sette titoli, sir Lewis, sette!
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ESTEBAN OCON: VOTO 7
Scosso dalla botta in qualifica, il lungo francese mette finalmente in riga il compagno di Haas Bearman, con una dei suoi rari passaggi nella zona nobile della classifica. In un Gran Premio infarcito di alti e bassi ripetuti da parte di molti dei suoi colleghi, Esteban non cade in tentazione e conduce in porto un sesto posto assolutamente da rimarcare, guadagnandosi già la riconoscenza del team in termini di punti per la classifica Costruttori. Roba da mandare sotto silenzio lo svarione in qualifica con danni annessi (solo alla VF-25, per fortuna).
YUKI TSUNODA: VOTO 6,5
Scaccia almeno per il momento i fantasmi dei vari Kvyat, Perez e Lawson, conquistando i suoi primi punti al volante della Red Bull. Beh, che dire: un ordine d'arrivo con le due RB separate da tre sole caselle nell'ordine d'arrivo è merce rara di questi tempi... e non solo di questi. Avanti così, Yuki. Anzi, banzai!
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ANDREA KIMI ANTONELLI: VOTO 5,5
Per il "nostro" la prima domenica complicata dopo le tre brillanti performances di inizio stagione... e carriera. Paga (sono parole sue) la foga nel voler riguadagnare rapidamente le posizioni perdute al pit stop. Umile ma al tempo stesso determinato: nelle sue dichiarazioni dopogara pare di cogliere una critica nemmeno troppo velata alle "chiamate" del suo strategista per il pit stop. Non basta per raggiungere la sufficienza ma... quasi.
PIERRE GASLY: VOTO 7
Sorprende in prova e - compatibilmente alle qualità della sua Alpine - si conferma in gara, permettendo al team bleu di muovere finalmente la propria classifica. Disavventure regolamentari a parte, ci sentiamo di promuovere anche la prova di JACK DOOHAN. VOTO 6 all'altro australiano del Mondiale... per una gara piuttosto solida. Ok, nulla di più ma da qualche parte bisogna pure iniziare. Sempre che Jack ne abbia il tempo, siamo sempre lì.