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Prima fila monopolizata dalle Red Bull nelle qualifiche del quarto appuntamento del Mondiale
di Stefano Gatti© Getty Images
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Quattro su quattro per Max Verstappen che a Suzuka si conferma imbattibile nella caccia alla pole position in questo primo scorcio di stagione. Il tre volte campione del mondo chiude la missione con il tempo di un minuto, 28 secondi e 197 millesimi. Prima fila tutta Red Bull completata da Sergio Perez, staccato di soli 66 millesimi. Secondo fila aperta da Lando Norris con la McLaren-Mercedes (+0.292). Al suo fianco Carlos Sainz con la migliore della Ferrari (mai in lotta per la pole giapponese, la Scuderia) a 485 millesimi dalla vetta. Dalla terza fila scatteranno Fernando Alonso con la Aston Martin e Oscar Piastri (ventitré anni oggi) con l'altra McLaren. Non va oltre l'ottavo tempo Charles Leclerc (+0.589) che completa un solo time attack nel Q3 e scatta dalla quarta fila al fianco del suo prossimo compagno di squadra Lewis Hamilton, più veloce di venti millesimi. A chiudere la top ten della griglia sono l'altro pilota Mercedes George Russell (multa di 5000 euro al team di Brackley per unsafe release su Piastri nel Q1) e l'idolo di casa Yuki Tsunoda (VISA Cash App Racing Bulls) che approda alla fase finale delle qualifiche escludendone nelle battute conclusive del Q2 il proprio compagno di squadra Daniel Ricciardo.
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Il pilota australiano divide la sesta fila con la Haas-powered by Ferrari di Nico Hulkenberg. Alle loro spalle la coppia formata da Valtteri Bottas (autore di una buona qualifica con la Stake Sauber) e Alexander Albon con la Williams-Mercedes. Ottava fila per Esteban Ocon che riesce a portare la sua Alpine nel Q2 ed ha al suo fianco un deludente Lance Stroll, soprattutto pensando alle performances di ben altro livello da parte del suo compagno di squadra. Nona e penultima fila per Pierre Gasly (Alpine) e Kevin Magnussen (Haas). Chiudono lo schieramento Logan Sargeant con la Williams dal telaio riparato dopo l'incidente nel primo turno di prove libere e Guanuy Zhou che non riesce a pareggiare la prestazioni del compagno di squadra Bottas.
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Al di là della ennesima dimostrazione di superiorità delle Red Bull (e del buono stato di forma di Perez-mai così vicino a Verstappen in tempi recenti) le prove ufficiali di Suzuka regalano poche soddisfazioni alla Ferrari e una smorfia di disappunto a Leclerc. SF-24 in ritardo già dal terzo turno di prove libere e alla fine delle qualifiche dietro alla McLaren di Norris ma soprattutto il "partente" Sainz ancora una volta davanti al compagno di squadra sul quale Maranello punta moto di più. Il passo-gara delle Rosse (lo si è visto nelle libere del venerdì) fornisce dati incoraggianti per il GP del Giappone ma - visti i risultati della qualifica - l'obiettivo realistico è il podio. Lo afferma Sainz che si trova nella posizione migliore per puntarvi fin dal via. Complicata la missione di un Leclerc più disorientato che nervoso. Il monegasco dovrà farsi largo (presumibilmente con una strategia aggressiva e quindi rischiosa fin dal via) tra avversari storicamente ben poco accomodanti come Alonso e Piastri che sono - a ruote ferme - candidati al podio almeno quanto i due ferraristi e l'altro pilota McLaren Norris: poco... appariscente, quest'ultimo, ma molto efficace.
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Nella parte centrale del ranking VISA Cash App RB è un paio di gradini sopra la concorrenza diretta e a Suzuka (con una gestione gara attenta e magari diversificata tra i suoi piloti) può andare a punti e magari allungare su Haas che però ha in Hulkenberg e Magnussen due veri e propri mastini da corsa, sempre pronti ad approfittare di un passo falso degli avversari. Sulle curve di casa e galvanizzato dal suo pubblico, Tsunoda si mette ancora una volta dietro Ricciardo che anche nella viglia del quarto appuntamento iridato non riesce ad esprimersi sui livelli richiesti e si salva solo "di mestiere".
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Pochi e isolati i segnali di risveglio di Sauber e Alpine (rispettivamente con Bottas e Ocon e Bottas), mentre la Williams è sempre più destinata al ruolo di cenerentola del Mondiale. Peggio ancora, il team fondato da sir Frank e da qualche anno di proprietà USA è sempre più un caso e... sempre meno all'altezza degli standard richiesti dal Mondiale e dalla sua cabina di regia, anch'essa a stelle e strisce...