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Terza pole in tre anni per il campione in carica nel Gran Premio di casa
di Stefano Gatti© Getty Images
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È di Max Verstappen la pole position del Gran Premio d'Olanda: il campione del mondo la spunta per 537 milesimi su Lando Norris in una sessione di qualifica interrotta per due volte dalla bandiera rossa per due uscite di pista di Logan Sargeant con la Williams e di Charles Leclerc con la Ferrari (incolumi entrambi i piloti). Seconda fila per George Russell con la Mercedes (ma già a 727 millesimi dalla pole) e per il sorprendente Alexander Albon con l'altra Williams (tre piloti inglesi nelle prime quatto caselle della classifica). Due piloti spagnoli invece in quarta fila: Fernando Alonso con la Aston Martin e Carlos Sainz con la Ferrari (quest'ultimo ad un secondo e 187 millesimi da SuperMax). Al pilota della Rossa è stata successivamente inflitta una multa, con reprimenda, da 5000 euro per una manovra pericolosa ai danni di Piastri. Fortunatamente per lui nessuna posizione di penalità in griglia.
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Dalla quarta prenderanno il via Sergio Perez (Red Bull) e lo stesso Oscar Piastri (McLaren), mentre a chiudere la top ten sono i già citati Leclerc e Sargeant. Superiore ai due secondi (due e 98 millesimi) il ritardo del monegasco al termine di una qualifica durata quasi un'ora e mezza e caratterizzata da un progressivo miglioramento delle condizioni meteo: pista completamente bagnata al primo semaforo verde, sole pieno nella bagarre finale che ha premiato ancora una volta l'idolo di casa e il suo team.
Ad aprire la seconda metà dello schieramento di partenza sono Lance Stroll (che al solito paga dazio nei confronti di Alonso in casa Aston Martin) e Pierre Gasly con una Alpine alla quale la pausa di agosto non ha fatto granché bene, tanto che Esteban Ocon non ha nemmeno superato il primo taglio delle qualifiche e deve quindi rassegnarsi a muovere dalle retrovie.
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Delude anche (anzi, soprattutto) Lewis Hamilton che scende dalla W14 numero quarantaquattro alla fine del Q2 e la ritroverà sulla settima fila dello schieramento di partenza. Al suo fianco ci sarà la Haas di Nico Hulkenberg e non l'Alpha Tauri di Yuki Tsunoda, che chiude col 14° tempo ma poi viene retrocesso di tre posizioni in griglia per impeding proprio ai danni del 7 volte iridato. Un po' sottotono dopo le promettenti prove libere, il giapponese vince "obbligatoriamente" il derby con il neocompagno di squadra (anche per Monza?) Liam Lawson che se la cava piuttosto bene sulla pista bagnata ma deve poi rassegnarsi all'ultima casella della griglia ai primi raggi di sole.
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