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Rosso... relativo: Hamilton, la classe non è acqua

Solo il mediocre bilancio complessivo della Scuderia di Maranello "salva" l'esordio di sir Lewis con la Ferrari

di Stefano Gatti
16 Mar 2025 - 10:08
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Nervi tesi, strategia pasticciata e un sorriso stiracchiato e tiratissimo a fine gara: di sicuro Lewis Hamilton non si aspettava una prima volta così complicata (anzi complessa, che ha una sfumatura di un grado o due più critica) al volante della Ferrari dei suoi sogni. La classe però non è... acqua, tanto che ad un certo punto - nel momento più caotico del Gran Premio, sotto l'acquazzone - il sette volte iridato si è addirittura trovato a comando! Il momento più alto (nel senso della classifica) ma assolutamente illusorio del weekend ferrarista che infatti proprio in quel frangente ha perso bussola e rotta, con entrambe le SF-25 in pista (entrambe!) un giro di troppo prima di cambiare gomme. 

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Sir Lewis ha deluso al via della nuova avventura ma la sua colpa è meno grave se - correttamente - inserita nel contesto generale del pessimo avvio della Ferrari, alla quale è altrettanto corretto concedere il beneficio del dubbio, rimandando il giudizio a Shanghai.

Hamilton, allora. Il quarantenne campione inglese - ammirabile nell'atteggiamento umile e aperto del precampionato e del suo inizio Down Under - sta faticando ad entrare nel ritmo: dopo dodici stagioni in un team completamente diverso è anche comprensibile. Sarebbe stato un altro paio di maniche probabilmente se avesse lasciato la Mercedes per spostarsi in un altro team di base inglese (e filosofia pure). La Ferrari, invece! Già questo spiega molto.

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Hamilton è stato per tutto il weekend all'altezza di Leclerc. Ci mancherebbe altro? Beh, no! Era tutt'altro che scontato. Nel finale i due hanno pure ingaggiato un breve ma intenso duello, con l'elemento sinistro dell'ala anteriore della SF-25 numero quarantaquattro a pizzicare pericolosamente lo pneumatico posteriore sinistro di quella gemella. Quanto al nervosismo evidente in un paio di team radio di Lewis con il proprio ingegnere di pista, non ne è stato esente nemmeno il suo compagno di squadra e magari in qualche altro team saranno volate anche parole più... drastiche. Di qui a dire che la partnership tra Hamilton e la Ferrari sia "un fallimento di grande successo" ce ne passa. Già di suo un contesto anomalo, Melbourne 2025 ha letteralmente "annacquato" lo scenario. Di sicuro il Gran Premio della Cina già alle porte indicherà una direzione più precisa e una seconda esibizione sottotraccia (questo sì) sottolineerebbe quantomeno una tendenza ben poco incoraggiante. 

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