Il pilota spagnolo si racconta in un’intervista a GQ Magazine Spagna e parla del percorso con la scuderia di Maranello: “Ho colto le mie occasioni quando la macchina è stata competitiva"
"Per me sarà un’opportunità incredibile. Potrò imparare dal pilota più vincente di sempre e potrò mettermi alla prova contro Lewis, che è un punto di riferimento per tutti", qualche giorno fa Charles Leclerc ha commentato così l'arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari per il triennio 2025-2027. Parole positive, che hanno allontanato la paura di vedere il talento monegasco risentito e preoccupato dall'arrivo di un campione di tale portata. Di certo la pensa in tutt'altro modo Carlos Sainz, che ha capito la scelta presa dalla Ferrari ma ha commentato al veleno in un’intervista a GQ Magazine Spagna. Qualche frecciatina rivolta alla squadra che lascerà proprio per far spazio al pilota britannico vincitore di ben 7 titoli mondiali.
"Inferiore a Hamilton? Ovviamente direi di no. Ma credo che qualsiasi altro pilota direbbe lo stesso. Penso di essere la migliore opzione per qualsiasi squadra di Formula 1 perché, se non avessi questa mentalità, non sarei un pilota e non avrei un animo così competitivo”, ha detto Carlos. Ha poi aggiunto: “Comunque ovviamente capisco la decisione della Ferrari, l'opportunità di ingaggiare un sette volte campione del mondo e cosa può comportare per una squadra. Ecco perché, quando ho analizzato tutto con attenzione, non mi sono sentito male”. Parole precise e calibrate verso la Ferrari, Sainz non si sminuisce ma riconosce anche la grandezza del pilota britannico che prenderà il suo posto: “In fondo non verrò sostituito da un pilota qualsiasi, ma dal migliore della storia o da uno dei più grandi in questo sport”.
Carlos Sainz, dunque, saluta così dopo quattro stagioni ancora più importanti per lui grazie ai tre successi, i primi in F1. “L’anno è iniziato in modo complicato tra il mio mancato rinnovo e l’arrivo di Hamilton. Poi l’operazione di appendicite. Comunque dopo la vittoria in Australia la stagione è andata piuttosto bene". Rimpianti? Non ne ha: "Succede quando ci si rende conto di non avere il mezzo per vincere un Mondiale. In caso contrario sarebbe stato più difficile accettare di non aver sfruttato l’occasione. Anzi, analizzando le singole gare, quando ho avuto la macchina vincente, non ho sbagliato”. Il pilota ora pensa al suo futuro e non si nasconde, le opzioni ci sono anche se nulla è deciso: “La Williams è una squadra storica in F1. È vero, è una delle poche che mi restano. Lo stesso vale per Red Bull e Mercedes. Ci sono due o tre scuderie da valutare. Il futuro sembra ancora abbastanza incerto. Ho corso in cinque team diversi durante questi dieci anni, conservando un bellissimo ricordo di ogni scuderia. Non escluderei di tornarvi qualora si presentasse l'opportunità”, ha concluso. Ora testa ancora alla Ferrari, per salire sul podio nelle prossime gare, prima della fine di questa avventura.