Oltre all'avvio del Mondiale di Formula Uno, l'emergenza sanitaria condiziona i piani a medio e lungo termine delle squadre riguardo al mercato piloti. Emblematico il caso di Sebastian Vettel
Tra i big del Mondiale, l'unico ad attraversare senza grandi certezze per il futuro l'attuale situazione "pandemica" è Sebastian Vettel. Quattro titoli iridati alle spalle, cinque stagioni consecutive al volante della Ferrari, la sesta ferma .. al semaforo in attesa del via, il tedesco è in scadenza di contratto con la Ferrari e la prosecuzione del rapporto - già legata a molteplici fattori - è ulteriormente complicata dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria
La questione, in fondo, è sempre la stessa. Da una parte c'è l'amor proprio, dall'altra la convenienza. E, nel prendere in considerazione i due aspetti della vicenda, non si può prescindere dalle circostanze attuali, che sono senza precedenti. Il Mondiale 2019, il quinto per Vettel al volante della Rossa, il primo per Charles Leclerc, ha segnato la rotta: e non solo per via del maggior numero di vittorie collezionate dal monegasco: due (Spa-Francorchamps e soprattutto Monza) contro l'unica del tedesco (a Singapore). Poca differenza in termini numerici, parecchia come peso specifico. In più, per Vettel una stagione punteggiata di errori e passaggi a vuoto. E quindi dubbi. Aggravati dalla rapida ascesa del compagno di squadra.Non solo: Seb nel 2019 ha scoperto a sue spese che quattro titoli iridati possono "pesare" parecchio e non sempre in termini positivi. Il suo poker con la Red Bull, tramontato con il sorgere dell'era Mercedes (che ancora splende sul Mondiale) è appunto ormai piuttosto lontano nel tempo e verosimilmente la caccia al quinto titolo, al volante della Rossa, appare impresa ai confini della realtà. Il predestinato ... ha altre iniziali.
Però è prematuro affermare che il binomio Vettel-Ferrari sia prossimo ai titoli di coda. Lo sarebbe stato in presenza di un Mondiale 2020 "normale", che a questo punto sarebbe ben avviato ed avrebbe già fornito indicazioni precise confermando (difficile immaginare altrimenti) l'inerzia della scorsa stagione. Per continuare ad infilarsi nell'abitacolo della Ferrari anche l'anno prossimo Vettel dovrà comunque fare - letteralmente - i conti con una sensibile riduzione dell'ingaggio e con un contratto dall'orizzonte temporale limitato. Sull'altro piatto della bilancia la possibilità di guidare ancora una monoposto vincente, togliersi qualche altra soddisfazione, ritoccare i numeri della carriera. Alternative da questo punto di vista non ce ne sono. Perchè comunque, se alla Ferrari è in qualche modo "stoppato" da Leclerc, alla Red Bull Seb avrebbe a che fare con Verstappen. Per non parlare della Mercedes ..."hamiltoncentrica" ...
Lontano dalla Ferrari, Sebastian potrebbe tentare una nuova avventura, con i gradi di capitano ed il centro della scena, magari in un team in crescita, magari come la Racing Point,ma prospettive di vittoria praticamente pari a zero. Una scelta che potrebbe stuzzicare l'amor proprio del tedesco che però (e non va dimenticato) per quanto ancora giovane (compirà trentatre anni ai primi di luglio) è già entrato nella storia della Formula Uno, è un padre di famiglia, ha uno stile di vita lontano, per dire, da quello da rockstar di Lewis Hamilton. E questi mesi lontani dalle piste, dai ritmi e dai riti del Mondiale, potrebbero aver insinuato nella testa di Vettel riflessioni e prospettive slegate da un mondo al quale ha dedicato gli ultimi tredici anni della propria vita, e solo limitatamente alla Formula Uno.