Il Tean Principal di Maranello tiene i piedi per terra dopo l'apoteosi monegasca ma l'imperativo è confemarsi
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Sulla rotta tra il Gran Premio di Monaco e quello del Canada, tra la vittoria nel Principato e... l'obbligo di confermarsi in Nordamerica, Frederic Vasseur ha offerta ai media italiani la possibilità di fare un giro di orizzonte ad un terzo del cammino del Mondiale sul pianeta Ferrari e le chances della Scuderia di puntare in alto fin dal prossimo appuntamento, il secondo weekend di giugno, sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, iniziando con i riflessi immediati della vittoria di Charles Leclerc sulle strade di casa.
"Non so dire se potrebbe essere o meno una svolta, ma credo che sarà un bel passo avanti. Detto questo, non dobbiamo cambiare approccio perché abbiamo ottenuto buoni risultati a Melbourne e a Monaco. C’è un piano, stiamo sviluppando la macchina e sappiamo cosa dobbiamo migliorare passo dopo passo, e questo approccio va mantenuto. Aver ottenuto un buon risultato a Monaco, o meno buono in altri weekend, non cambia i piani, la stabilità è molto importante. Sappiamo cosa vogliamo ottenere, così come conosciamo il percorso che dobbiamo completare per raggiungere questo obiettivo. Allo stesso tempo credo che la vittoria di Monaco possa aiutare Charles ad aumentare la fiducia in sé stesso, perché aspettava il successo nella gara di casa da diversi anni. In più ha trascorso molto tempo senza vincere, e tornare al successo aiuta sempre l’autostima".
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"Ci aspetta un campionato molto entusiasmante con tre squadre in lotta tra loro, il che vuol dire avere cinque o sei monoposto in grado di lottare per le pole position così come per i successi di tappa. Sappiamo anche che si può passare dalla prima alla sesta posizione molto rapidamente, quindi è importante restare concentrati sul prossimo obiettivo, e in questo momento è il Gran Premio del Canada. Dobbiamo mantenere lo stesso approccio e migliorare continuamente, reparto per reparto, in ogni singola area, compresi i piloti, compreso il muretto dei box, compreso tutto, perché anche quando completi un buon lavoro, devi fare comunque un lavoro migliore la settimana successiva. Se inizi a convincerti che quello che stai facendo è sufficiente, è l'inizio della fine”.
“Credo che in parte questo cambiamento sia dovuto alla scorsa stagione, alla fine del 2023 è stato chiaro che il delta di prestazioni tra noi e la Red Bull era molto minore in qualifica rispetto al passo gara. Indubbiamente la pole position è molto importante su piste come Budapest, Monaco e Singapore rispetto ad altri circuiti, ma il deficit di prestazione che lo scorso anno abbiamo avuto in gara ci è costato molti punti. Oggi siamo molto più concentrati sulla preparazione della gara, è un aspetto che si vede anche dal programma del fine settimana, che include un long-run già nella prima sessione di prove libere. Sappiamo che questo approccio va un po' a scapito della preparazione delle qualifiche, ma non è un cambio di mentalità, quanto un effetto legato a quanto emerso lo scorso anno”.
“Per quanto riguarda Adrian Newey, non voglio fare alcun commento perché ogni risposta potrebbe essere interpretata. La cosa più importante è la stabilità della squadra, come ho detto prima, penso che stiamo facendo un buon lavoro nella giusta direzione. La cosa più importante per me è la stabilità del gruppo, lo è molto più dei suoi singoli componenti e aggiungo che sono davvero soddisfatto della situazione attuale”.
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"Bryan Bozzi (il nuovo ingegnere di pista di Leclerc, ndr) ha portato a termine due weekend molto buoni e senza errori, è stato anche molto diretto con Charles durante la gara di Monaco, una corsa non facile da gestire perché tutti i piloti chiedevano di poter spingere e noi cercavamo di rallentarli per ragioni strategiche. La comunicazione tra il muretto box e Charles è stata molto chiara e diretta, veloce e senza errori. La collaborazione con Charles tecnicamente è buona, ma i due si conoscevano da anni. Direi che finora il lavoro è stato perfetto”.
“In termini di obiettivi direi che è tutto chiaro. Per quanto mi riguarda è più una questione di approccio che di fissare un obiettivo, per me il target è migliorare in ogni singola area di competitività. Voglio avere una squadra migliore in ogni settore, nella strategia, nei pit stop, nel lavoro in pista, nello sviluppo, in ogni singola area dobbiamo spingere un po' di più i limiti e posso dire che la mentalità è questa. Poi i risultati arriveranno di conseguenza, non sono parole di circostanza, è davvero mia mentalità e sono convinto che sia la mentalità di tutti in azienda. I risultati arriveranno”.