Il tre volte campione del mondo olandese insegue ancora la sua prima vittoria sotto i riflettori di Marina Bay
di Stefano Gatti© Getty Images
"Abbiamo imparato dagli errori della scorsa settimana a Baku e possiamo provare alcune cose in modo diverso questa weekend a Singapore. Marina Bay è un circuito fantastico, ma ci aspettiamo che sia un po' più impegnativo, come è sempre stato in passato. La gara è solitamente piuttosto serrata qui e ovviamente molto calda e umida". Incredibile a dirsi, Max Verstappen è ancora all'inseguimento della sua prima vittoria nella città-stato asiatico e il trend recente (suo ma soprattutto della Red Bull) è decisamente sotto la media. Il tre volte campione della media è però pur sempre al comando del Mondiale con 59 punti di vantaggio su Lando Norris a sette Gran Premi dal "sipario" stagionale e statisticamente destinato a rialzare la testa. Da questo punto di vista, il contesto ambientale di una prova anomala rispetto a quelle che hanno sancito la superiorità tecnica McLaren è suscettibile di... accelerare il processo, rialzando le azioni di Max e la sua corsa verso il quarto titolo iridato di fila. Il Team dei "Tori" intanto cerca di invertire il trend negativo di questa stagione promuovendo l'italiano Gianpiero Lambiase (l'attuale ingegnere di pista di Verstappen) a Head of Racing (Responsabile delle Attività In pista). In attesa di comunicazioni ufficiali, Lambiase sembra destinato a mantenere le sue attuali mansioni, sulla falsariga di quanto avvenuto qualche settimana fa in casa Mercedes per Peter "Bono" Bonnington, ingegnere di pista di Lewis Hamilton "blindato" da Toto Wolff con una promozione.
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"I cambiamenti che abbiamo apportato inizialmente a Baku sono stati positivi e stavamo andando nella giusta direzione, pensiamo di sapere cosa possiamo fare meglio e ovviamente dobbiamo assicurarci di ottimizzare l'assetto. Sarà importante mantenere un po' di più il controllo della macchina a bassa velocità in modo che sia più attaccata all'asfalto e questo dovrebbe aiutarci molto. Infine, siamo in lotta per il campionato: vinciamo e perdiamo come squadra e continueremo a spingere e cercheremo di tornare più forti".
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Vittoria di Sergio Perez del 2022 a parte, Singapore non è - storicamente - uno degli scenari più favorevoli alla Red Bull. La tripletta a firma Sebastian Vettel dal 2011 al 2013 è appunto "vecchia" di oltre un decennio e - come detto - lo stesso Verstappen deve ancora mettere la sua "spunta" sull'albo d'oro di Singapore e spostare la relativa "pallina" dalla parte giusta del suo ricchissimo pallottoliere, a riparazione di un "vulnus"che si spiega anche con la doppia cancellazione-covid del 2020 e 2021, quando le sue chances di vittoria sarebbero state piuttosto sostanziose. Max è pronto a riprovarci e a sfruttare fino in fondo le circostanze, magari anche la sempre più spiccata rivalità tra Norris e Piastri, il vero "nervo scoperto" della McLaren e un cruccio non da poco per il Team Principal papaya Andrea Stella... con la Ferrari pronta ad infilarsi nella sfida.
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McLaren insegue una vittoria (targata Lewis Hamilton!) che manca da ben quindici anni a Singapore. Dove la Ferrari, prima del successo di Carlos Sainz dodici mesi fa, ha trionfato in tre altre occasioni: nell'ormai lontano 2010 con Fernando Alonso, poi nel 2015 e nel 2019 (subito prima della pausa forzata da emergenza sanitaria mondiale) con Sebastian Vettel. Il tedesco è il "re di Singapore" con cinque affermazioni, una in più di Lewis Hamilton (lui pure con due squadre diverse, McLaren e Mercedes), mentre Alonso è fermo a quota due: due anni prima della vittoria ferrarista, lo spagnolo si era imposto nel 2008, l'anno del controverso "Crashgate" di Marina Bay. Per quanto riguarda le squadre invece Ferrari, Red Bull e Mercedes si spartiscono in parti uguali... l'oro di Singapore con quattro vittorie a testa.