I tre piloti del podio sottolineano in coro l'altissimo impegno richiesto da uno dei Gran Premi più difficili dell'intero calendario
di Stefano Gatti© Getty Images
"Vittoria complicata per via della sosta ai box. Ho dovuto lottare e dare tutto per tornare davanti. È stato un weekend difficile e la vittoria la dedico a Dietrich Mateschitz: oggi potevamo solo vincere. Era molto importante per me e per tutto il team potergli regalare un successo". Così Max Verstappen ha inquadrato nell'immediato dopogara il tredicesimo podio alto stagionale, quello che gli permette di eguagliare Michael Schumacher e Sebastian Vettel per numero (record, appunto) di successi nell'arco della stessa stagione.
Al campione del mondo fa eco Lewis Hamilton, mai così vicino alla prima vittoria stagionale:
"Complimenti alla Red Bull: sono stati bravi, ma anche noi oggi, soprattutto a livello di strategia. Devo ringraziare la squadra per questo. Qui avevamo portato degli aggiornamenti. Devo ammettere di essere... a pezzi, la macchina era piuttosto ostica da guidare. Ci credevamo ma continuiamo a spingere fino alla fine e prima o poi raggiungeremo l'obiettivo vittoria".
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Il terzo gradino del podio non scalda più di tanto Charles Leclerc, che riesce però ugualmente a vedere il bicchiere mezzo pieno:
"Sono soddisfatto perché arrivare sul podio partendo dodicesimo non è affatto semplice, ma la gara è stata un po' deludente. Il passo sul giro c'è, quello sulla gara è penalizzato dal degrado-gomme. Ho dato battaglia sia a Perez che a Verstappen ma il punto rimane quello: non siamo competitivi a fine gara. Siamo messi bene invece a livello di comunicazione e strategia".
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Non è andata al di là del primo giro invece il GP degli USA di Carlos Sainz, centrato alla prima curva da Russell. Lo spagnolo non la manda a dire ma mantiene il controllo:
"Sono molto arrabbiato e deluso. È la seconda gara di fila che non supero il primo giro, in pratica non riesco ad entrare nel vivo della gara. Ero in bagarre con Max, poi arriva uno (Russell, ndr...) che non c'entra niente: è frustrante! I cinque secondi di penalità sono nulla rispetto al mio ritiro ma non voglio entrare nel merito della sanzione assegnata dalla FIA. Certo, la nostra macchina ha sempre un problema in partenza. Qui poi la corsia di sinistra (quella di Verstappen, ndr) parte storicamente meglio".
Quanto a Russell, sceso dalla sua Mercedes a fine gara il pilota inglese si è recato nel box Ferrari per porgere le proprie scuse a Sainz:
"Credevo che Carlos ingaggiasse Verstappen verso il lato esterno della pista, alla curva uno. Invece è venuto verso l'interno ed a quel punto non c'è stato più niente da fare. Colpa mia, naturalmente. Per questo sono andato a cercarlo per scusarmi".