Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

FORMULA 1

Red Bull, Verstappen suona l'allarme: "Sarà un weekend difficile, puntiamo al Q3"

L'olandese torna nella pista che gli consegnò un autentico Gp da incubo nel 2023, col sesto posto. Non vince da sette gare, ma non si sente sotto pressione: "Lavoriamo per rendere la Red Bull di nuovo competitiva"

19 Set 2024 - 13:30
 © Getty Images

© Getty Images

Max Verstappen non vince da sette gare, eppure non è sotto pressione: sono 59 i punti di vantaggio su Lando Norris. Il tre volte campione del mondo si dimostra sereno e, al tempo stesso, rassegnato nella conferenza stampa che precede il Gp di Singapore: "Sarà un weekend difficile, non mi faccio illusioni. Posso solo dire che puntiamo al Q3". Di tutt'altro umore Oscar Piastri: "Speriamo di poter vincere ancora, punto al Mondiale costruttori". 

Dopo il quinto posto ottenuto in extremis a Baku, grazie all'incidente tra Sergio Perez e Carlos Sainz che ha fatto scalare due posizioni al campione del mondo, Max Verstappen torna su una pista che gli aveva consegnato un autentico weekend da incubo nel 2023. Nel Gp di Singapore, infatti, l'olandese era scattato 11° e si era classificato 6°. Le premesse non sono miglior quest'anno, come svela il pilota Red Bull in conferenza stampa: "Non sarà il nostro weekend migliore, lo dico chiaro e tondo. Abbiamo analizzato la gara dell'anno scorso e cercheremo di fare meglio. A Baku abbiamo identificato i problemi della vettura: fatichiamo tremendamente a tenerla stabile sui dossi e sui cordoli, speriamo che il lavoro fatto possa stabilizzarla e ci siano migliori basi qui. Vedremo come andrà, speriamo che la mia Red Bull possa sopportare e assorbire tutti questi saliscendi che caratterizzano il circuito di Singapore".

Quale sarà l'obiettivo di Max Verstappen nel weekend di Singapore? L'olandese è estremamente sincero: "Ho fiducia che si possa fare un lavoro migliore dell'anno scorso, ma al tempo stesso i rivali sono cresciuti parecchio e dunque questo weekend potrebbe essere ancora più complicato. Al momento posso solo dichiarare che è il Q3 è il nostro obiettivo, non vado oltre. Il Mondiale? Mentalmente non penso al fatto che potrei ritrovarmi a lottare punto a punto, ma solo ad aiutare il team a rendere questa macchina più competitiva. Cercheremo di avere un miglior bilanciamento, se ci riusciremo torneremo a vincere e guadagnare punti. In caso contrario, accetteremo i nostri risultati e vedremo chi sarà campione a fine stagione". 

Cosa non ha funzionato in Azerbaijan? Estremamente schietto il tre volte iridato: "Avevamo assetti completamente diversi con Checo Perez. Non appena sono arrivato in qualifica, ho capito che avevamo sbagliato tutto ed ero finito. Il mio primo tentativo in Q3 era da podio e avrebbe potuto consentirmi di costruire una gara diversa, ma ho commesso un errore. Sono partito più indietro, ho perso tempo rispetto a due macchine e ho ucciso le gomme, lottando a lungo solo per la settima posizione. McLaren migliore di Red Bull? Piastri sta facendo, in particolare, un lavoro straordinario essendo al secondo anno di F1. Sta mettendo insieme tanti punti ed è l'uomo-chiave per il loro primo posto nel Mondiale costruttori. Noi dobbiamo migliorare ed essere più veloci". 

In chiusura, un commento sul futuro di Daniel Ricciardo. Ad oggi l'australiano non è stato confermato da AlphaTauri e rischia di non trovare spazio in F1, di seguito le parole di Max: "Daniel è un amico, un ragazzo e un pilota in gamba che non deve dimostrare nulla. Non è mai bello trovarsi in quella posizione, ma non deve piangersi addosso. A volte le cose non vanno come hai voluto, ma ha già raggiunto grandi obiettivi e vinto grandi gare. Anche se questi dovessero essere il suo ultimo anno o la sua ultima gara, Ricciardo può sicuramente guardarsi indietro e pensare di aver fatto delle cose fantastiche. Posso dirgli che la vita non finisce dopo la F1: ci sono tante categorie in cui correre oppure può dedicarsi alla sua famiglia in Australia. Questa è la vita, purtroppo lo sport va così. Poteva avere un impatto diverso? Difficile commentare questi temi. A centro gruppo è difficile essere costanti o mantenersi in forma, a volte va tutto bene e a volte invece si fatica". 

Interviene in conferenza stampa anche Oscar Piastri, vincitore del Gp dell'Azerbaijan, che racconta così il suo weekend e le sue speranze per questa gara: "Per me è stato bello festeggiare con la squadra, abbiamo fatto un lavoro di cui andare fieri su una pista durissima: non ci siamo scatenati troppo, visto che si correva qui. Avevo solo una vittoria prima di Baku nella mia carriera, e quella di domenica è diventata la mia preferita: non è stata una prestazione dominante, ma è stata emozionante per come abbiamo resistito. Ci sono state delle gare in cui abbiamo dominato nel passo e nella velocità, mentre a Baku le più veloci erano palesemente le Ferrari: tenerle dietro in quel modo è stato molto bello. Cosa mi aspetto dal Gp di Singapore? Sono piste simili, ma per certi versi diversi: l'assetto potrebbe essere simile, speriamo di essere ancora veloci e poterci ripetere".

In cosa deve migliorare l'australiano? E soprattutto, può lottare per il Mondiale piloti già quest'anno? Piastri risponde così: "Tendenzialmente direi che devo crescere in ogni settore, anche se lo sto facendo molto rapidamente e già quest'anno. Se dovessi indicare una caratteristica direi la qualifica, dove una costanza maggiore mi aiuterebbe a costruire gare migliori. Mi sono complicato tante volte la vita quest'anno e sono stato felice di tutte le sessioni nel complesso, dalla Q1 alla Q3, solo a Baku probabilmente. Più costanza mi aiuterebbe a centrare vari obiettivi, mentre sono molto soddisfatto delle mie qualità nei sorpassi e nella difesa: ho dimostrato, soprattutto in Azerbaijan, di saper reggere la pressione. Il Mondiale piloti? Onestamente non ci penso, dovrei fare dieci punti in più di Max Verstappen in ogni weekend e servirebbero troppi imprevisti per ottenere questo risultato in sette Gp consecutivi. Da parte mia cercherò di raccogliere il miglior risultato e vedere che succede, ma il nostro grande obiettivo è mantenere la leadership del Mondiale costruttori". 

Il commento finale è sulla contestata ala posteriore della McLaren, che si fletterebbe diventando una sorta di "secondo DRS". Uno stizzito Piastri risponde così: "Posso solo dire che quella soluzione è legale, ha passato ogni test. Sono parecchi e molto accurati. Non è una bacchetta magica che ci permette di diventare invincibili, è una soluzione consentita e che ci soddisfa parecchio". 

Infine ecco comparire George Russell, che è salito sul podio a sorpresa a Baku grazie al contatto Sainz-Perez. Il pilota Mercedes torna sul weekend dell'Azerbaijan e si proietta verso quello di Singapore: "Nello scorso weekend eravamo davvero veloci nel secondo stint, ci siamo sorpresi noi stessi. Spero che saremo ancora più veloci qui, le qualifiche saranno la chiave perché almeno 6-7 piloti e diversi team possono vincere. L'anno scorso eravamo molto veloci a Singapore, vedremo dove ci porterà la monoposto quest'anno. Non posso dire di avere un conto in sospeso con questo tracciato. L'anno scorso ero in lotta per vincere fino all'ultimo giro: chi mi stava davanti ha sfiorato il muro, io l'ho toccato ed è finita la mia gara. Purtroppo le corse sono così e soprattutto lo sono i circuiti cittadini: se perdi la concentrazione ne paghi le conseguenze, devi imparare in fretta a non farlo. A maggior ragione in un tracciato così impegnativo a livello fisico, dove ci sono tantissime curve che ti impediscono di riposare e un'umidità che ti fa sudare tantissimo. La pioggia? Rimescolerebbe le carte. Qui spesso ci sono temporali improvvisi, ne è capitato uno in settimana mentre giocavo a padel coi miei meccanici. Se succedesse in gara, sarebbe molto interessante". 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri