Sul "ring" del Nevada l'olandese può mandare definitivamente ko il rivale della McLaren
di Stefano Gatti© Getty Images
Fuori due? Sette giorni dopo Jorge Martin nella MotoGP, toccherà a Max Verstappen mettere sotto chiave il titolo iridato della Formula Uno questo fine settimana a Las Vegas? Il palmarès del neopilota Aprilia e quello del già tre volte campione del mondo olandese non sono paragonabili, la modalità con la quale Max potrebbe chiudere i conti nel weekend in arrivo è molto simile a quella del recente GP Solidarity di Barcellona della premier class. Senza contare che il Mondiale di Formula Uno prevede poi una coda dal sapore (anzi dall'aroma) arabico in Qatar e ad Abu Dhabi, verosimilmente dedicata ai cosiddetti premi di consolazione: particolarmente lussuosi nel caso del rush finale per il titolo Costruttori tra McLaren e Ferrari.
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Con ottantasei punti a disposizione tra Las Vegas, Losail (dove si corre anche la Sprint) e Yas Marina ma "solo" sessanta negli ultimi due GP, a Verstappen basterà limitare i danni a due soli punti nei confronti di Lando Norris (attualmente ne ha sessantadue di vantaggio sull'inglese) per mandarlo definitivamente al tappeto, visto che ci troviamo sul "ring" del Nevada. SuperMax potrebbe a quel punto contare sui fatidici sessanta punti di vantaggio che il rivale potrebbe "fantomaticamente" bruciargli tra nelle due tappe. Non sarebbe però sufficiente, perché in caso di ex aequo Verstappen sarebbe per la quarta volta campione grazie al maggior numero di vittorie: attualmente il conto è di otto a tre, ergo Norris non può più volgere a suo favore questa discriminante. La base di partenza del leader della classifica generale è più che buona: dodici mesi fa infatti Max si era imposto a Las Vegas su Leclerc e sul compagno di squadra Perez.
Sono altissime insomma le probabilità che Verstappen e la Red Bull mettano al sicuro negli USA il bis del poker iridato consecutivo completato undici anni fa dal team di Milton Keynes con Sebastian Vettel, "casco d'oro" ininterrottamente nella prima parte degli Anni Dieci di questo secolo (2010-2013), battendo la concorrenza di McLaren (2011, Jenson Button vicecampione) e soprattutto Ferrari: Fernando Alonso "vice" del suo erede sulla Rossa nel 2010 e poi ancora nel 2012 e 2013!
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Ecco le possibili combinazioni favore di Verstappen, o meglio della conclusione della corsa al titolo con due "giornate" di anticipo sul naturale epilogo della stagione:
Max è campione del mondo per la quarta volta se vince il Gran Premio di Las Vegas, se chiude la prova davanti a Norris nell'ordine d'arrivo e nel caso di passaggio a vuoto (ritiro o Gp chiuso fuori dalla top ten) da parte di entrambi.
Reduce dalla straordinaria vittoria nel Gran Premio del Brasile (dove tutto sembrava giocargli contro fino allo spegnimento del semaforo), a Verstappen peraltro non serve nemmeno mettere sull'asfalto una performance-monstre come quella paulista: Max completa con successo la missione-titolo sotto i riflettori del Nevada anche con una strategia per così dire più difensiva: chiudendo immediatamente al rivale se quest'ultimo si classifica tra la quarta e l'ottava posizione (in quest'ultimo caso senza mettere a segno il punto-bonus del giro più veloce del GP) ma anche con Lando nono al traguardo e lui decimo, anche nel caso in cui il pilota della McLaren segnasse il giro veloce. Relativamente a questa variabile "impazzita", per non lasciare nulla di intentato, va detto che McLaren ha a disposizione il solo Piastri per toglierlo a Red Bull, mentre i "Tori" possono nel caso contare su Sergio Perez e sui due piloti VISA Cash App RB Yuki Tsunoda e Liam Lwson.