L'ultimo GP prima della pausa estiva ha regalato l’ennesimo exploit dei primi della classe e... poco altro
di Stefano Gatti© Getty Images
MAX VERSTAPPEN: VOTO 9,5
Niente pole, niente giro veloce: ci attacchiamo a tutto per non attribuirgli il solito e scontato "dieci". La sostanza non cambia. Ad aggiornarsi continuamente sono invece i numeri dei suoi primati. Tra un po' - in parte lo sta già facendo - non gli resterà che ritoccare (verso l'alto) i suoi stessi primati. A Spa-Francorchamps Max lascia sfogare i bollenti spiriti dei suoi rivali nei primi giri, poi cambia marcia perché proprio non lo può evitare. L'ultima vittima è il suo compagno di squadra Perez. Si regala (e ci regala) un brivido tra Eau Rouge e Raidillon: non voluto, certo, ma sembra quasi che SuperMax stia iniziando a provare un senso di colpa per la noia che sta infliggendo a tutti gli appassionati (e sono tanti, ma nessuno in Olanda) che ne hanno stima ma di certo non lo adorano.
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CHARLES LECLERC: VOTO 8
In qualifica si mette nelle condizioni giuste per ereditare la pole position da Verstappen. Nel confronto diretto però Charles non può nulla contro le Red Bull: Verstappen, ovviamente, ma anche Perez. Un terzo posto comunque più che meritato (e la terza apparizione stagionale sul podio "long distance") e ben difeso - senza particolare affanno - dalle velleità di Hamilton. Parliamoci chiaro: resta un brodino, magari un po' più saporito del solito, se lo mettiamo in relazione alle ormai remote ambizioni iniziali.
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SERGIO PEREZ: VOTO 7
Al di là della "connivenza virtuosa" con lo strabordante compagno di squadra (a completare la quinta doppietta stagionale targata RB) il messicano merita un buon voto per l’ottimo scatto al semaforo, premessa indispensabile e necessaria per il sorpasso al poleman Leclerc un chilometro e mezzo più su. Non che a Verstappen servisse l'aiutino, ma Checo - oltre a quelli in classifica per tenere lontani Alonso e ora anche Hamilton - guadagna qualche punticino dal ponte di comando Red Bull. Non vedeva l'ora di andare in vacanza: forse era meglio un altro GP subito. Così, per sfruttare il momento...
CARLOS SAINZ: SENZA VOTO
Il contatto con Piastri una manciata di secondi dopo lo spegnimento nel semaforo lo lascia subito con uno squarcio nella fiancata destra della sua SF-23 e sostanzialmente in balia degli eventi: impallinato in rapida sequenza da metà gruppo e poi abbandonato in pista al suo destino in attesa di una ipotetica bandiera rossa, unico modo per mettere (letteralmente) le pezze... adesive alla numero 55. Niente da fare.
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LEWIS HAMILTON: VOTO 7,5
Prova a più riprese a tendere l'arco e a scoccare la propria Freccia (nera) in direzione Leclerc ma - al termine di un weekend con... l'argento vivo addosso, deve abbassare di una tacca o due il livello della sfida: giù dal podio, d'accordo, ma almeno "chicca" del giro più veloce della gara e del relativo punto addizionale che lo porta al ritardo minimo da Alonso: 149 a 148. Una sfida che meriterebbe ben altra posta in palio che il terzo gradino del podio della generale (o magari il secondo...). Ormai però la Formula Uno è entrata in un'altra era.
FERNANDO ALONSO: VOTO 6,5
Il compagno di squadra LANCE STROLL (VOTO 6) gli apre la strada, poi come al solito è lui a svettare bel confronto interno: ci mancherebbe altro! Fernando resta in agguato alle spalle dei big, pronto ad approfittare di un (improbabile e infatti mai avvenuto) svarione dei suddetti. La "verdona" manda segnali di ripresa dopo tre GP sottotraccia ma l'inerzia della caccia al terzo posto della generale è tutta a favore di Hamilton. Lui però, Alonso, è più che mai deciso a scacciare i fantasmi della pensione: lo fa in pista, anche e soprattutto in piste come Spa-Francorchamps.
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OSCAR PIASTRI: VOTO 6,5
Un sabato da favola, con il primo podio (anche se "solo" Sprint) e poi una domenica terminata subito dopo il via per il contatto con la Ferrari di Sainz. Ha la stoffa del futuro campione e l'irruenza che ci vuole. Quando registrerà meglio l'impeto sarà un cliente ostico per tutti. Intanto lo è - una vera e propria spina nel fianco - per il suo compagno di squadra LANDO NORRIS (VOTO: 6) che se non altro porta al traguardo una McLaren che dopo l'exploit del sabato con Oscar era lecito attendersi più brillante o quantomeno volitiva.
ESTEBAN OCON: VOTO 7
Si produce in una bella seconda parte di GP che gli permette di farsi largo a suon di sorpassi nella parte bassa della top ten: ottavo, niente male. Certo, non è il podio messo a segno da PIERRE GASLY (VOTO 7 al sabato ma 5,5 alla domenica) nella Sprint ma la performance resta ed è assolutamente apprezzabile!
YUKI TSUNODA: VOTO 6,5
Agguanta il punticino finale del decimo posto destreggiandosi abilmente nelle vicende di un GP piuttosto lineare ma non privo di insidie. Non sembra minimamente subire la pressione di un compagno di squadra dai brillanti trascorsi (a corrente alternata, però) come DANIEL RICCIARDO (VOTO 5) dal quale è lecito aspettarsi qualcosa di più dell'anonima performance di Spa 2023.
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