Solo il vincitore impeccabile nel weekend d'apertura tra tante bocciature inattese
di Stefano Gatti© Getty Images
LANDO NORRIS: VOTO 10
Non si può prescindere dalla voto in doppia cifra per il "domatore" di Sua Viscidezza l'Albert Park e solo per lui. Lando ha fatto tutto per bene ed ha marcato una bellissima (per lui) discontinuità rispetto al recente passato. Ha infilato per primo curva uno dalla pole position (cosa che nel 2024 gli ha fatto difetto in più di un'occasione) e non ha mai perso la bussola nemmeno nelle fasi più complicate della gara, sia sotto l'acquazzone, sia quando la McLaren gemella prima e la Red Bull di Verstappen poi hanno riempito i suoi specchietti retrovisori.
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ANDREA KIMI ANTONELLI: VOTO 7,5
Un weekend da rookie tutto in crescendo per AKA: imperfetto e anche un po' sfortunato in qualifica, il "nostro" ha cambiato passo in gara e lo ha fatto - molto significativamente - quando le condizioni ambientali sono andate peggiorando. Saltate ai box le Ferrari e infilato anche Albon, Kimi deve avere addirittura messo nel mirino il terzo gradino del podio del suo compagno di squadra: non sarebbe un pilota di Formula Uno se non lo avesse fatto in uno scenario così in evoluzione. Quindi bravo, anzi bravissimo e alla fine dei conti anche fortunato, visto che - a fronte di un paio di big del recente passato che hanno assaggiato i muretti australiani, lui ha "scelto" di girarsi in una curva che per via di fuga (invece di erba o ghiaia) ha l'asfalto di un parcheggio e spazio a sufficienza per riprenderla prima di fare danni!
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FERRARI: VOTO 4
Il fine settimana australiano ha imboccato inspiegabilmente (e in modo misterioso) la via dell'abisso nel "bel" mezzo delle qualifiche. A nessun altro dei dieci team presenti è successa una cosa simile. Con tali premesse, alla Rosse non restava che sperare in un colpo di scena domenicale suscettibile di rimescolare le carte. Ciò che è puntualmente avvenuto, sortendo però effetti opposti alle aspettative. Nella negatività generale non si salvano i due piloti. VOTO 5,5 a CHARLES LECLERC per il suo errore nell'ultimo settore del tracciato, VOTO 5 a LEWIS HAMILTON che nei giri finali ha ceduto il passo prima al compagno di squadra e poi al rimontante Piastri.
MAX VERSTAPPEN: VOTO 9
È proprio vero che quando il gioco si fa duro i duri... scendono in pista. Forse memore dalla sua straordinaria dimostrazione di superiorità dello scorso autunno in Brasile sotto l'acqua (con annesso colpo del ko a Norris nella corsa al titolo), l'olandese ha provato il bis ma nel frattempo la McLarean e il suo pilota inglese si sono fatti gli anticorpi. VOTO 4,5 al suo nuovo compagno di squadra LIAM LAWSON, protagonista (si fa per dire) di un fine settimana a tinte fosche. Sergio Perez a... Cancun con la tequila in mano se la ride già sotto il sombrero.
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GEORGE RUSSELL: VOTO 8
A fine gara fa i complimenti a Kimi e lo identifica già come uno scomodo compagno di squadra fin dalle prossime uscite. Il tempo dei sorrisi e delle pacche sulle spalle è già finito insomma. Il lungo inglese però ha armi buone per farsi valere sulla distanza e sull'esperienza. A Melbourne intanto ha brillato senza dare nell'occhio: sembra essere il suo destino e non è proprio una gran bella prospettiva.
OSCAR PIASTRI: VOTO 5
Perde al via lo sprint verso la prima curva dopo il semaforo e appena dopo la seconda posizione da Verstappen, poi spinge Norris in tutti i modi cercando di convincere il suo team a dare gara libera tra i due ma quando questo succede inizia a scomporsi e - alla prima secchiata d'acqua - segue Lando pure nella ghiaia della via di fuga ma una curva dopo va via di "glisse" nell'erba traditrice della sua Melbourne e alla fine deve accontentarsi di separare le due Ferrari al traguardo: magrissima consolazione!
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CARLOS SAINZ: VOTO 4
Vincitore un anno fa a Melbourne, l'ex ferrarista getta via subito (pensando al quinto posto finale del compagno di squadra) una ghiottissima occasione di puntellare "pronti-via" i conti Williams per l'intera stagione. Non ce lo aspettavamo proprio da lui, in una gara costata cara in termini di errori soprattutto (ma non solo, ci arriviamo presto) ai piloti meno esperti. VOTO 7 meno meno ad ALEXANDER ALBON che fa le veci di Carlos in termini di punti salva-bilancio ma non riesce ad arginare l'arrembante Antonelli.
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FERNANDO ALONSO: VOTO 4,5
Un intero fine settimana nell'ombra o quasi di Lance Stroll, il che è tutto dire. Fernando si è fatto sorprendere come un pivellino dalla trappola della curva sei che nel corso del weekend ha indotto in tentazione altri big che sono però riusciti a salvare capra e... sospensioni. Non Alonso che assiste dal garage Aston Martin dall'incedere del compagno di squadra verso un sesto posto insperato. VOTO 6,5 quindi a LANCE STROLL che - nel contesto in un GP come questo - tutti si aspettavano di vedere anzi tempo in borghese.
JACK DOOHAN: VOTO 3
Hai sul collo da mesi il fiato di Franco Colapinto e ti chiami fuori subito dopo una qualifica decente. Jack ha lo sguardo triste e un po' perso della vittima sacrificale. Briatore gli ha dato il preavviso ma l'uscio della porta di servizio è già socchiuso. VOTO 6 a PIERRE GASLY che aggancia la zona-punti ma ne viene escluso nel finale dal ritorno di Piastri.
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ISACK HADJAR: SENZA VOTO
Una crisi di pianto e di nervi nascosta dal casco dopo lo svarione alla prima esse nel giro di ricognizione. Come per Doohan, anche per il rookie francese le promesse di un sabato di sole (nel suo caso ancora più brillante) si spengono all'alba di una domenica grigia. E non è che il suo boss Marko abbia il cuore più tenero di quello di Briatore. Per sua fortuna il compagno di squadra YUKI TSUNODA (VOTO 6) si spegne alla distanza dopo una prima metà di gara da buon protagonista.
NICO HULKENBERG: VOTO 7
La Sauber dovrebbe essere quella che in gergo viene impietosamente definita un "cancello". Oppure no? Il tedesco drizza le antenne quando le nuvole si chiudono el cielo di Melbourne e opportunità si aprono. Si difende bene (finché è durata) anche il suo compagno di squadra GABRIEL BORTOLETO (VOTO 6), bravo soprattutto a superare il "taglio" del Q2 in qualifica.
TEAM HAAS: VOTO 4
La squadra USA lancia la propria stagione nel peggiore dei modi. OLIVER BEARMAN (VOTO 4) smentisce nello spazio di due giorni tutto il bene che si era detto di lui l'anno scorsi nei suoi primi tre GP della carriera. VOTO 4 anche a ESTEBAN OCON, praticamente un ectoplasma per tre giorni di fila.