La terza prova del Mondiale elettrico ha visto il debutto della novità del pit boost, la ricarica rapida ai box
di Stefano Gatti© FormulaE
Vittoria dalla pole position per Maximilian Guenther che sorprende Oliver Rowland con un'entrata decisa ma pulita a poche decine di metri dalla bandiera a scacchi. Al volante della Nissan, Rowland aveva ha lasciato sfogare lo stesso Guenther ad inizio gara per poi prender il comando delle operazioni, ma il poleman di DS Penske (autore anche del giro veloce della gara) non si è perso d'animo, ci ha creduto fino alla finee ha sferrato il suo attacco al trentunesimo e ultimo giro della Corniche di Jeddah, evitando così di lasciare a Rowland la chance di controbattere. Terzo gradino del podio saudita per il giovanissimo Tom Barnard (NEOM McLaren) che era scattato dalla seconda fila a fianco di Rowland e nel finale ha infilato Nyck De Vries (Mahindra), chiudendo gara-uno nella scia dei primi due. Serata nera per il campione in carica Pascal Wehrlein (Porsche), al quale il connazionale Guenther aveva negato in qualifica la terza pole consecutiva, battendolo nel duello finale. Il pilota della Porsche è stato costretto subito ai box da una tamponata di Mitch Evans Jaguar (penalizzato per la manovra): entrambi hanno chiuso nelle retrovie (rispettivamente 15esimo e 20esimo ma soprattutto a secco di punti iridati.
A sigillare la top five è stato l'inglese Jake Hughes con la Gen3 Evo Tipo Folgore di Maserati Racing che ha preceduto l'altra DS Penske di Jean-Eric Vergne e la Mahindra di Edoardo Mortara che con una grande rimonta dall'ultima posizione della griglia chiude settimo davanti a Sam Bird che con la NEOM McLaren era finto in testacoda pochi secondi dopo il semaforo.
Complice la prova opaca dell'altro pilota Porsche Antonio Félix Da Costa (nono al traguardo davanti alla Maserati di Stoffel Vandoorne a chiudere la top ten), Rowland diventa il nuovo leader della classifica generale con 43 punti contro i 39 del portoghese, campione del mondo 2020. La vittoria di Jeddah lancia Guenther al terzo posto con 37 punti mentre la rivelazione Barnard sale in quarta posizione con 30 punti. Nissan prende la testa del Mondiale Costruttori mettendo la freccia su Porsche (87 punti a 62) ma quest'ultima mantiene la leadership della classifica Teams con tre punti di margine (60 a 57) nei confronti di DS Penske.
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Maximilian Guenther: "Questa vittoria ha un grande significato per me e per il mio team. Abbiamo perso diverse posizioni al pit stop, fino alla ottava credo, ma siamo rimasti concentrati. Sarebbe andato bene anche il podio a quel punto, invece ci siamo superati. I miei avversari hanno utilizzato più energia e nel finale io ne avevo più di loro. Non volevo ridurmi a tutti i costi ad un attacco così vicino alla bandiera a scacchi ma non avevo alternative".
Oliver Rowland: "Ci siamo attenuti al nostro piano ma alla fineci siamo ritrovati a corto di energia e non ho potuto resistere a Guenther. Mi dispiace non essere riuscito a vincere con una macchina così veloce ma guardiamo ai lati positivi: abbiamo raccolto tanti punti in chiave campionato".
Tom Barnard: "C'era un po' di incertezza prima del via per la nuova procedura del pit boost ma è filato tutto liscio, quindi posso considerarmi soddisfatto".