Il campione in carica punta a confermare la sua predilezione per il tracciato messicano
di Stefano Gatti© Getty Images
Megalopoli a confronto: ad un mese esatto dal via brasiliano (e dicembrino) della sua undicesima stagione a San Paolo, la Formula E marcia verso il secondo dei sedici round di un Mondiale che si chiuderà come ormai tradizione nel cuore della prossima estate a Londra. Prova di apertura nel recente passato, L'E-Prix di Città del Messico segue invece quest'anno (a poco più di un mese di distanza appunto), la infinita e a tratti drammatica prova di apertura al Sambodromo di San Paolo del Brasile che ha permesso al suo vincitore Mitch Evans e alla Jaguar di prendere la testa della classifica generale piloti e costruttori mentre NEOM McLaren (grazie al terzo posto del giovanissimo Taylor Barnard e al quarto del... redivivo Sam Bird) guida il gruppo nella graduatoria delle squadre. Il programma del secondo round del Mondiale è concentrato nella giornata di sabato 11 gennaio ma (causa la differenza di ben sette ore tra Messico e Italia), le qualifiche scattano alle16.40 del pomeriggio italiano, con spegnimento del semaforo per il via dell'E-Prix alle ventuno e cinque minuti.
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Vincere sul layout "mickey mouse" del circuito Pedro y Ricardo Rodriguez di Città del Messico (uno dei rari appuntamenti del Mondiale ambientati in un impianto permanente) ha un valore particolare ma soprattutto beneaugurante. Gli ultimi due piloti a salire sul gradino più alto del podio hanno preso proprio da qui lo slancio per conquistare il titolo iridato: stiamo parlando naturalmente di Jake Dennis (2023) e di Pascal Wehrlein (l'anno scorso). In entrambe le occasioni però la tappa messicana apriva il Mondiale. Dal punto di vista della recente tradizione insomma il vero favorito nella corsa al titolo 2024-2025 resta Mitch Evans che un mese fa si è imposto con una prova tutta in rimonta su Antonio Félix Da Costa (compagno di Wehrlein nel team Porsche) e al giovanissimo Barnard. Sfortunato protagonista a San Paolo con il suo capottamento, Wehrlein vanta uno score messicano inarrivabile, forte di due vittorienegli ultimi tre anni (2022 e 2024), in entrambi i casi dalla pole position e del secondo posto due anni fa alle spalle di Dennis.
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Il Messico è una tappa ad altissima fedeltà del calendario di Formula E sin dal suo debutto nella Stagione 2 ed ha fino ad oggi ospitando nove gare. Solo Germania (anche se solo a causa dell'anomalia-2020) e USA ne hanno ospitate un numero maggiore. Il layout del circuito rimane invariato rispetto alla scorsa stagione, che ha visto l'introduzione di una nuova chicane dopo la curva otto. La lunghezza totale del tracciato è di due chilometri e 630 metri, con la zona di attivazione dell'attack mode all'esterno della curva 15, di fronte alla bolgia (la torcida, se prefeite) del Foro Sol, lo stadio del baseball che sorge all'interno del perimetro del circuito grand prix.
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