Il ventottenne campione in carica domina con la sua Andretti-Porsche la prima delle due gare in programma nel wekend saidita
di Stefano Gatti© Andretti Instagram
Jake Dennis riscatta l'opaco esordio stagionale in Messico e vince per Andretti gara-uno di Diriyah. Alle spalle del campione in carica (autore del giro più veloce della gara) chiude Jean-Eric Vergne che era scattato dalla pole position ma da metà gara in avanti aveva rapidamente perso contatto con il futuro vincitore, salvando di mestiere e d'esperienza" il secondo gradino del podio dall'arrembaggio finale della Jaguar. Mitch Evans va infatti lungo nel corso dell'ultimo assalto al due volte campione francese, perdendo il podio e chiudendo solo quinto. Sul terzo gradino del podio stesso sale al suo posto il connazionale Nick Cassidy (che si era prestato al gioco di squadra Jaguar, riportando Evans negli scarichi di Vergne), quarto posto per l’opportunista Sam Bird con la McLaren , lestissimo ad approfittare del regalo di Evans. Norman Nato conduce in porto una gara efficace e regolare al volante della seconda Gen3 Andretti (powertrain Porsche). Sesto è Max Guenther che la spunta con la sua Maserati nel duello finale con un irriconoscibile (rispetto a Mexico City) Pascal Wehrlein, che riesce comunque a rimanere al comando della classifica generale. Sergio Sette Camara (ERT) e Robin Frijns (Envision) completano la top ten.
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Wehrlein guida la classifica generale con 32 punti, uno solo più di Cassidy, mentre Vergne risale la corrente ed è terzo a quota 29, seguito con il minimo del distacco dall'eroe di giornata Dennis (28). Alle spalle dei primi quattro, racchiusi in un fazzoletto di quattro punti, Evans è quinto a quota 28, inseguito dalla coppia Buemi-Guenther (18). Bird occupa l'ottava casella del ramkinh con 12 punti e la top ten si chiude con Nato (9) e Hughes (6).
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LA CRONACA DELLA GARA
Vergne scatta al comando dalla pole position, inseguito da Evans, Dennis e Sette Camara. Nato è sesto davanti a Bird con la migliore delle McLaren, Cassidy e Guenther. Il vincitore di Mexico City Wehrlein e Hughes completano la top ten nei primi giri di gara, prevista sulla distanza di trentasette giri del circuito da due chilometri e messo di Diriyah. Vergne va in attack mode al terzo giro e lascia il comando a Evans, che la cede a sua volta a Dennis. Terminata questa fase, JEV si riprende la testa della corsa, mentre Evans è terzo alle spalle del campione in carica Dennis, due volte secondo al traguardo un anno fa. Vergne smarca subito anche il suo secondo e ultimo attack mode (giro otto), scalando di nuovo terzo. Il resto del gruppo è al momento fuori dai giochi: Nato si incarica di provare a portare gli inseguitori (Sette Camara, Cassidy e Bird) a ridosso delle posizioni da podio.
Al termine del primo terzo di gara (dodicesimo giro) Dennis occupa la prima posizione davanti a Evans che infila con un sorpasso deciso Vergne e prova a rendere la vita difficile al leader. Evans scatenato all'attacco, Vergne perde terreno. Il neozelandese della Jaguar ci prova con Dennis ma va lungo e Dennis torna davanti incrociando la traiettoria. Vergne si riprende al sedicesimo passaggio la seconda posizione da Evans. Posizioni cristallizzate dietro i primi tre a metà gara (giro 18): Nato sempre quarto davanti a Sette Camara, Bird, Cassidy, Guenther, uno spento (per ora) Wehrlein e Hughes.
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Gara lineare quanto e forse più ancora di quella dell'esordio messicano, in attesa dell'attack mode finale. Costretto all'abbandono Fenestraz (Nissan). Battaglia in pista tra Guenther e Wehrlein per l'ottava posizione. Posizioni ben delineate al comando a due terzi della distanza (giro 24): Dennis gestisce su Vergne, JEV fa lo stesso su Evans, inseguito ora (e "minacciato") dal compagno di squadra Cassidy che passa senza opposizione da parte sua il connazionale al giro ventisette (ormai solo dieci al termine) e prova l'affondo verso i gradini alti del podio. Evans torna davanti quando Cassidy va in attack mode. Gioco di squadra Jaguar: Cassidy di nuovo davanti alla Jaguar gemella per provare ad andare entrambi alla caccia dei primi due, ma è ormai troppo tardi e dietro alle Gen3 bianconere c'è la McLaren di Bird, pronta ad approfittare dai "giochi periolosi" di casa Jaguar.
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Ultimo attack mode per Cassidy che torna definitivamente dietro a Evans ma davanti a Bird. Dennis sempre più solo al comando intanto, mentre Vergne - in affanno - deve di nuovo difendersi da Evans, riportato sotto nei giri precedenti da Cassidy e dalle strategie Jaguar. Si preannuncia un rush finale convulso, che non coinvolge però il leader. Vergne si difende con le unghie e con i denti. Trentasettesimo e ultimo giro: Dennis vince gara-uno a Diriyah con un vantaggio abissale, Evans tenta il sorpasso ma va lunghissimo e scala quinto. Vergne secondo davanti a Cassidy e Bird. Nato apre la seconda parte della top ten che prosegue con Guenther, Wehrlein, Sette Camara e Frijns. Gara senza acuti per il compagno di squadra di quest'ultimo, vale a dire Sebastien Buemi, dodicesimo alle spalle di Hughes (McLaren).
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Da dimenticare la prova di Vandoorne (DS Penske), Mortara con la "migliore" delle Mahindra, Da Costa (compagno di squadra di Wehrlein) e De Vries con l'altra Mahindra, uno dietro l'altro dalla quattordicesima alla diciassettesima posizione. Disperso nei bassifondi della classifica Lucas Di Grassi, diciannovesimo davanti alla Maserati del rookie Jehan Daruvala.