Il paulista di Mahindra è uno dei protagonisti più attesi del sesto round del Mondiale
di Stefano GattiJear-Eric Vergne primo a Hyderabad, Antonio Félix Da Costa sul gradino più alto del podio a Città del Capo. Se la tendenza recente sarà confermata - due "cavalieri elettrici" di lungo corso per altrettante new entry del Mondiale - nell'imminente Round 6 di San Paolo del Brasile (terza novità di fila del calendario) il candidato potrebbe essere Lucas Di Grassi, che oltretutto insieme a Sergio Sette Camara è uno dei due piloti di casa.
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Molto appropriatamente, la terza invitata al ballo delle debuttanti è la megalopoli brasiliana. Il tracciato sul quale andrà in scena il sesto appuntamento del Mondiale è realizzato all'interno del "Sambodromo", teatro delle fantasmagoriche sfilate del carnevale paulista. Per Di Grassi, pilota Mahindra, sarebbe il "lancio" migliore per una stagione che lo ha fin qui visto viaggiare alla periferia delle posizioni che contano: gradino più basso del podio nell'esordio stagionale di Mexico City alle spalle dei primi due piloti del ranking Pascal Wehrlein e Jake Dennis (a posizioni invertite), poi quattro passaggi a vuoto consecutivi, compreso quello in India, nella gara di casa del suo team. Lucas occupa così l'ultima casella della top ten con diciotto soli punti, lontanissimo da Wehrlein (80) e Dennis (62), mentre Vergne e Da Costa (vincitori come detto a Hyderabad e Capetown) hanno risalito la china dopoun avvio un po' stentato ed arrivano a San Paolo con 50 e 46 punti.
"Sogno di correre in Brasile fin dal mio esordio in Formula E dieci anni fa. Ci siamo andati vicini un paio di volte e finalmente ora ci siamo. Sarà emozionante correre davanti al mio pubblico, anche perché io sono originario proprio di San Paolo e sono nato e cresciuto a poca distanza dal Sambodromo e dal circuito". (Lucas Di Grassi)
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Il tracciato realizzato nel Sambodromo "manca" per una quarantina di metri i tre chilometri di sviluppo, ed è composto di undici curve che in buona sostanza interrompono il ritmo forsennato imposto alle Gen3 da tre lunghi rettilinei: tornanti e chicane nei quali si concentreranno le sfide di un weekend al quale i ventidue piloti che danno vita al Mondiale (compreso il rieintrante Robin Frijns di ABT Cupra) chiedono chi per un verso chi per l'altro una prova di rilievo prima del mese di sosta che precederà le prime due tappe europee di Berino (doppia gara) e di Montecarlo.
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