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DESERT X-PRIX

Johan Kristofferson e Mikaela Ahlin-Kottulinsky all'ultima duna su Sainz-Sanz; 3. posto per Loeb Gutierrez

L'equipaggio del team del campione del mondo F.1 2016 fa centro nella prima tappa della serie riservata ai SUV elettrici Odyssey.

di Stefano Gatti
20 Feb 2022 - 17:00

È del team RXR di Nico Rosberg la vittoria nel Desert X-Prix che ha dato il via alla stagione Extreme E. La coppia svedese formata da Mikaela Ahlin-Kottulinsky e Johan Kristofferson centra il successo grazie ad un irresistibile sorpasso di quest'ultimo nei confronti di Laia Sanz che - nello shootout finale da un solo giro - non è riuscita a difendere il primo posto che le era stato affidato da Carlos Sainz.

La finalissima era iniziata con un duello dal sapore... antico e rallistico tra Sainz e Loeb (vinto dal papà del ferrarista Carlos Jr.) mentre alle loro spalle era finita subito la gara di Tanner Foust. Dopo una quarantina di secondi dal semaforo verde, lo specialista statunitense si era messo infatti per cappello l'Odyssey McLaren, mentre era in bagarre con Mikaela Ahlin-Kottulinsky (RXR Rosberg), provocando l'esposizione della bandiera rossa al termine dei primi due giri, vale a dire al momento del cambio di pilota. 

Dopo una sosta di una ventina di minuti, il rush finale è andato in scena in un format... inedito, con i quattro Odyssey 21 in gara per un solo giro da... tutto o niente! Ad imporsi è stato Johan Kristofferson che ha così regalato la vittoria a patron Nico Rosberg che - lo ricordiamo -aveva trionfato ella prima edizione della serie. Lo specialista scandinavo è autore di un attacco finale coronato da successo appunto su Laia Sanz. Sul terzo gradino del podio sale il team X44 di Lewis Hamilton (Cristina Gutierrez al volante nel rush finale), mentre Ganassi Racing deve accontentarsi del quarto posto finale.

© Alastair Staley

© Alastair Staley

Nella prima delle due semifinali, il team X44 di Loeb e Gutierrez aveva prevalso su quello RXR (Kristofferson e Ahlin-Kottulinksy) e su quello XITE formato da Molinaro-Bennet. Kyle Leduc e Sara Price (Ganassi) si erano imposti nella seconda su Laia Sanz e Carlos Sainz (Acciona), mentre Timmy Hansen (che aveva dato il cambio a Catie Munnings) aveva messo sul tetto l'Odyssey 21 Andretti, al termine della carambola innescata dal... decollo su un ciuffo della famigerata "camel grass" che gli era comparso davanti all'improvviso mentre era in piena bagarre con Sainz. Da parte sua, l'esordiente team McLaren XE (Emma Gilmour e Tanner Foust) aveva completato il quintetto della finalissima vincendo in piena rimonta il ripescaggio della Crazy Race, prevalendo su ABT Cupra XE, JBXE e Veloce Racing.

Gli scandinavi Kristofferson ed Ahlin-Kottulinsky guidano logicamente la classifica generale con 30 punti, seguiti a quota 18 dalla coppia spagnola Sainz-Sanz (Acciona) e ad 15 da Loeb-Gutierrez per X44. L'equipaggio USA Leduc-Price (Ganassi) lascia l'Arabia Saudita con un bottino di 12 punti e quello Gilmour-Foust (McLaren) chiude la top five con 10 punti.

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