Il tedesco della Maserati si ripete, risultando il più veloce sia al mattino che al pomeriggio. Secondo nella race simulation alle spalle del pilota McLaren
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Maximilian Günther l'ha fatto di nuovo. Il più veloce nella seconda giornata di test di Formula E, in corso al Circuito Ricardo Tormo di Valencia, è nuovamente il tedesco con la debuttante Maserati. Per lui il miglior tempo in 1.25.449 e il primato in entrambe le sessioni, mattutina e pomeridiana, davanti a Vandoorne (Ds Penske). Günther ha un solo rammarico: il secondo posto nella simulazione di gara, vinta da Jake Hughes (McLaren).
Paganini non ripete, Maximilian Günther sì. Il tedesco, da quest'anno alla guida della debuttante Maserati, si conferma saldamente in vetta al termine della seconda giornata dei test della Formula E in corso a Valencia. Un'altra prestazione solidissima per l'ex Bmw e Nissan, che conquista la vetta della classifica sia al mattino che al pomeriggio. Nella sessione mattutina, tutti i team hanno simulato una sessione di prove libere al Circuito Ricardo Tormo, e Günther è stato il più veloce: 1.26.178 il suo tempo, leggermente più lento rispetto a ieri, ma che gli ha comunque consentito di precedere il campione in carica Vandoorne (+0.359) ed Evans (+0.450). A seguire Jake Hughes, Mortara, Wehrlein, Ticktum, Fenestraz, Bird e Di Grassi. Günther si è poi confermato nel pomeriggio, firmando il tempo-record di 1.25.449 e precedendo Vandoorne (+0.263) e Nato (+0.446): top-10 per Vergne, Mortara, Frijns, Hughes, Wehrlein, Da Costa e Fenestraz.
Per il dominatore di questi test c'è un solo rammarico, quello di non aver trionfato nella simulazione di gara di 25 giri. La vittoria è andata infatti a Jake Hughes e alla debuttante McLaren, che hanno dimostrato intelligenza e abilità tattica. Il britannico è stato infatti bravo a superare il compagno Rast e sfruttare le attack mode per resistere agli assalti di Günther, che ha chiuso secondo a 1"654. Più staccato Rast, che ha preceduto Vergne, Wehrlein, Mortara, Da Costa, Vandoorne e le Mahindra di Lucas Di Grassi e Oliver Rowland. Solo 13 piloti sono arrivati a pieni giri, con molti problemi tecnici dovuti alla gioventù delle vetture Gen3, che devono ancora essere calibrate alla perfezione.