Sabato 19 l'E-prix nella capitale tedesca: scopriamo assieme il tracciato
Berlino, una delle città del più visitate al mondo, la seconda più grande d’Europa, con 3,5 milioni di abitanti, e anche una delle più giovani: quale luogo migliore per ospitare il campionato 100% elettrico? Le Formula E arrivano in questa città, dove per il terzo anno consecutivo correranno sul Tempelhof Airport Circuit, un circuito davvero unico. Il tracciato è disegnato all’interno del dismesso Berlin Tempelhof, un aeroporto che dal 2010 è stato convertito in parco pubblico e inglobato dal Tempelhofpark, uno dei parchi più vasti e famosi di Berlino.
Il tracciato si trova solo a 2 km dal centro storico della città e, come dicevamo, è davvero singolare. Visto dall’alto sembra quasi disegnato da un pennarello blu, per via della colorazione dei muretti che delimitano la pista e delle vie di fuga. È un tracciato breve (misura 2,227 metri), intricato e sperimentale, creato senza i limiti delle vie, delle strade e dei marciapiedi cittadini. Le sue dieci curve infatti hanno un disegno più simile a quello dei circuiti tradizionali, ma sono più strette e insidiose. L’asfalto però non assomiglia né a quello di una pista, né a quello delle strade pubbliche: gli enormi piastrelloni della pista di decollo sono il terreno di sfida per i piloti e per le gomme.
Il grip non è molto e fuori dalla traiettoria c’è tanto sporco, ma c’è di buono che, nonostante non sia un manto liscio, è comunque un asfalto omogeneo. Le curve sono tutte molto tecniche, a cominciare dalla prima: si arriva dal rettilineo principale, dove c’è la griglia di partenza, che in realtà è una semi-curva a sinistra, e poi chiude, sempre di più, compiendo quasi 270 gradi. Il sottosterzo è il problema principale di questa curva complicata; si possono tentare anche sorpassi azzardati all’esterno, ma lo sporco può mettere nei guai i piloti. Si attraversa poi il tunnel dedicato all’E-Motion Club, una spettacolare galleria caratterizzata da pareti di luci a LED intermittenti e getti di fumo all’uscita. Si giunge poi alla chicane di curva 4 e 5, lenta in entrata ma veloce e larga in uscita, dove si va a cercare tutto lo spazio disponibile e a sfiorare - se non toccare - il muretto.
L’uscita da curva 5 è fondamentale infatti per portare più velocità possibile sul lungo rettilineo (unico vero rettilineo della pista) che conduce a curva 6. Quest’ultima offre molte opportunità di sorpasso, sia all’interno sia all’esterno. Difficile tentare il sorpasso in curva 7 e 8, un destra-sinistra molto veloce che porta verso curva 9, l’unico tornante della pista e il punto migliore per attaccare. Si arriva infine in curva 10, tecnica e delicata, dove è fondamentale affondare il piede sul gas il prima possibile per immettersi sul rettilineo finale.
Questo è il Berlin Tempelhof, lo scenario dove si disputerà la nona tappa del campionato mondiale della Formula E. Noi siamo belli carichi per questa nuova sfida, e voi?