Parte dall'autodromo intitolato ai fratelli Rodriguez la caccia ai titoli vinto nel 2022 dal binomio Vandoorne-Mercedes
di Stefano Gatti© FormulaE
Ci siamo... o quasi. Il conto alla rovescia è iniziato. Il Campionato del Mondo di Formula E 2023, alias "Season 9" della serie cento elettrica scatta sabato 14 gennaio da Città del Messico, prima delle undici tappe (e delle sedici gare in totale) di un calendario superconcentrato che culminerà nel mese di luglio con le attesissime e caldissime "doubleheader" di Roma (che trasloca dalla sua tradizionale data primaverile) e poi Londra. In palio il titolo piloti vinto nel 2022 da Stoffel Vandoorne al volante della Mercedes, a sua volta vincitrice del titolo riservato alle squadre ma nel frattempo uscita di scena.
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Andato a completare con Jean-Eric Vergne la formazione "stellare" del team DS Penske, il campione in carica Vandoorne punta a confermarsi all'interno di un parterre di piloti che cresce anno dopo anno in termini di qualità e che - sul piano Costruttori - vede nel 2023 l'ingresso in pista di Maserati e McLaren. Undici squadre e ventidue piloti al via, già a confronto poco meno di un mese fa nei cinque giorni di test collettivi di Valencia. La novità più grande è il debutto in gara a Mexico City della Gen3, la nuova monoposto che rispetto a quella che l'ha preceduta cresce a livello di potenza (360kW) per una velocità massima che tocca i 280 chilometri orari, grazie all'introduzione di un powertrain addizionale all'anteriore, ad una capacità rigenerativa doppia, al telaio più piccolo e ad una riduzione di peso pari ad una sessantina di chilogrammi. A Valencia tutto ciò si è tradotto - per i primi cinque della classifica finale - in un guadagno di oltre un secondo e mezzo sulla Gen2 utilizzata fino all'anno scorso. A svettare su tutti nei test era stato il tedesco Max Guenther (il più rapido di tutti in cinque delle sette sessioni portate a termine in Spagna prima di Natale per un totale di 17mila chilometri!) con la best performance di un minuto, 25 secondi e 127 millesimi.
Il tedesco si candida così al ruolo di candidato al titolo in un lotto di piloti che comprende cinque campioni di Formula E degli anni recenti (ma non Nyck DeVries, campione 2021, passato in Formula Uno con Alpha Tauri). Due i rookies al via, mentre l'ottanta per cento dello schieramento 2023 vant almeno un passaggio sui gradini del podio.
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Oltre che su una nuova monoposto, i magnifici ventidue potranno contare su pneumatici completamente nuovi, grazie all'ingresso in Formula E del nuovo fornitore Hankook. Create appositamente per la Gen3, Ie nuove coperture sono composte per il trenta per cento di materiali sostenibili e sono state progettate per durare un intero fine settimana e coprire l'intera distanza della gara: ogni macchina ne ha a disposizione quattro anteriori e due posteriori ad ogni singola gara.
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Venendo infine al debutto di Mexico City, ad imporsi nel 2022 sulla versione "short" (2630 metri e 19 curve) del tracciato che ospita il GP del Messico di Formula Uno era stato Pascal Wehrlein con la Porsche. In quella che era allora il terzo appuntamento del calendario (dopo la doubleheader di Diriyah che quest'anno è in programma a fine gennaio), il pilota tedesco regalò alla Porsche il primo ed unico successo di una stagione nel complesso disastrosa per il Cavallino di Stoccarda che quest'anno - oltre che sul confermato Wehrlein - punta sul portoghese Antonio Félix Da Costa (campione 2020) che prende il posto di André Lotterer. Quest'ultimo (che lo sorso 12 febbraio in Messico aveva completato la doppietta Porsche) si è accasato nel team Avalanche Andretti, di fatto accettando la sfida con l'emergente inglese Jake Dennis, l'anno scorso sesto nella classifica generale, con al suo attivo la vittoria a Londra, sulle strade di casa.