Ma soprattutto chi sarà il campione di questa season 4 del campionato 100% elettrico? Difficile fare pronostici perché la seppur breve storia della Formula E ci ha abituati a campionati decisi all’ultima gara e con finali davvero imprevedibili e ricchi di colpi di scena
Nella prima storica stagione Nelson Piquet Jr. diventava il primo Campione del Mondo della serie per un solo punto su Sebastien Buemi, autore di un testacoda fatale proprio negli ultimi giri della gara conclusiva a Londra. Nella stagione successiva a Battersea Park, ancora nel cuore della città londinese, la lotta per il titolo iridato era tra Lucas di Grassi e Buemi: alla partenza dell’ultima gara alla prima staccata il brasiliano centrava in pieno la monoposto dell’avversario. Costretti entrambi ai box per cambiare la monoposto si giocavano il campionato cercando il giro più veloce in gara. Buemi ci riusciva e conquistava il titolo per soli 2 punti in più.
La scorsa stagione, nel doppio finale di Montréal, sono ancora loro due a giocarsi il titolo ma questa volta è di Grassi a festeggiare, dopo un finale a dir poco rocambolesco: Buemi sbatte nelle Prove Libere e costringe la squadra a ricostruirgli la monoposto, in gara 1 parte 12° per le 10 posizioni di penalità dovute alla sostituzione della batteria, fa una grande rimonta e termina quarto. Mentre l’avversario brasiliano vince, l’elvetico di Renault viene escluso dalla classifica perché la sua monoposto viene trovata sottopeso. Nella seconda gara a di Grassi basta un settimo posto mentre Buemi viene subito tamponato al via e, costretto ad una rimonta disperata, chiude solo undicesimo.Questo è il bello della Formula E: l’imprevedibilità e lo spettacolo che non mancano mai.E, sarà un caso o un segno del destino per chi ci crede, ma l’anno scorso l’ultima gara in Canada la vince proprio Jean Eric Vergne: è il suo primo successo nella serie e anche la prima affermazione del suo team Techeetah.Il resto lo racconta questa splendida e combattuta quarta stagione, nella quale il pilota transalpino ha dato vita a una performance straordinaria: vanta 3 vittorie e 4 pole position, è l’unico pilota ad aver conquistato punti in tutte le 10 gare finora disputate ed è al comando della classifica iridata fin dal quarto vittorioso round di Santiago del Cile. JEV ora è un pilota più maturo: non è più solo veloce ma ha cambiato anche l’approccio alle gare, che ora affronta con più determinazione, commettendo pochissimi errori e sfruttando tutto il suo indubbio talento.E poi questo sembra davvero il suo momento: dopo la vittoria più bella della sua carriera, a casa sua a Parigi, ha conquistato anche la 6 Ore di Spa nella Classe LMP2 del WEC, il Mondiale Endurance. Con lo stesso team, G-Drive Racing, si è aggiudicato anche la gara di Monza della European Le Mans Series.Se non bastasse, dopo l’E-Prix di Zurigo è andato a Le Mans per la 24 Ore più famosa al mondo: guidando come un vero campione, ha dominato e vinto anche quella nella classe LMP2, centrando inoltre il quinto posto assoluto in equipaggio con Roman Rusinov e Andrea Pizzitola. Purtroppo però il team G-Drive Racing è stato squalificatoper un sistema irregolare del rifornimento.Beh, non è certo colpa sua, e mentre la squadra ha fatto ricorso, queste quattro settimane sono servite a smaltire il dispiacere e a ritrovare la concentrazione necessaria per questo doppio gran finale di New York.Non va poi dimenticato l’incredibile lavoro fatto dal suo team Techeetah in questa stagione: non è così semplice per una squadra privata mettersi dietro Costruttori dal budget ben più importante e con un pacchetto tecnico, almeno sulla carta, superiore e giungere all’ultimo round ancora davanti a tutti.Vergne potrà poi contare sull’aiuto di Andre Lotterer. Il veloce tedesco, tre volte vincitore a Le Mans, all’inizio ha faticato un po’ a capire come sfruttare al meglio queste monoposto elettriche, però poi ci ha fatto divertire parecchio con la sua guida al limite, ottenendo anche 2 podi. Ha dichiarato che è pronto ad aiutarlo questo weekend: già, spero però per JEV che non faccia come a Zurigo, dove gli ha strappato il punto per il giro più veloce in gara…Sono 58 i punti da poter ancora conquistare questo fine settimana e Sam Bird è a 23 lunghezze da Vergne. Gli riuscirà il clamoroso sorpasso?Il forte pilota britannico di DS Virgin Racing ha conquistato 2 vittorie e ben 6 podi in questa stagione e, non va dimenticato, un anno fa a New York aveva dominato l’intero weekend, mettendo a segno 2 vittorie e una pole per un bottino di ben 53 punti….Bird è stato molto costante, i podi collezionati lo dimostrano, e spesso veloce, per ben sette volte presente nella Superpole. La monoposto che condivide con Alex Lynn non ha goduto di un grande sviluppo rispetto a quella della scorsa stagione, gli ha dato anche dei problemi di affidabilità, eppure ha saputo sfruttarne tutto il potenziale e come un mastino non ha mai mollato, riducendo notevolmente il gap sull’avversario che alla vigilia di Zurigo aveva ben 40 punti di vantaggio.Si preannuncia dunque una battaglia a dir poco entusiasmante tra i due: sono entrambi molto esperti, quindi non avranno problemi a reggere la pressione, sono infatti forti anche psicologicamente. Ma dovranno fare i conti con tutti gli altri…. Per chi ama i numeri, in dieci gare abbiamo visto ben 5 piloti diversi sul gradino più alto del podio, quindi grande competitività che esalta ancora di più ciò che hanno fatto JEV e Sam.
Felix Rosenqvist è stato il mattatore della prima parte della stagione, vincendo di fila una delle due gare di Hong Kong e poi a Marrakech. Purtroppo per il giovane talento di Mahindra Racing le speranze di poter lottare per il titolo sono svanite dopo i ritiri di Città del Messico e Roma, in entrambi i casi mentre era al comando. Ma se a New York avrà un pizzico di fortuna in più, lo svedese potrebbe fare da ago della bilancia.
Tenete d’occhio anche i piloti dell’Audi: 3 vittorie negli ultimi sei round, due per Daniel Abt, a Città del Messico e Berlino, e una per il campione in carica Lucas di Grassi a Zurigo. Dopo un avvio di stagione compromesso dall’affidabilità, raccogliendo solo 12 punti in quattro gare, i più veloci nei test pre-stagionali sono diventati gli assoluti protagonisti. Nessuno di loro può ormai vincere il titolo piloti ma cercheranno di raccogliere più punti possibili per la Casa degli Anelli, che nella classifica dei team è ormai a soli 33 punti dai leader, Techeetah, e ce ne sono ben 94 in palio.
Ma non sottovalutate Sebastien Buemi: sarebbe la prima stagione senza vittorie per l’elvetico, che ha ottenuto 3 podi e una pole in tutto. L’anno scorso a N.Y. non c’era, impegnato nel WEC, e non gli dispiacerebbe di certo fare un bel regalo a Renault, che uscirà di scena per lasciare il posto a Nissan nella tanto attesa Season 5.
E poi ci sono altri outsider interessanti, da Jerome d’Ambrosio, al suo primo podio stagionale a Zurigo, a Mitch Evans, che ha regalato a Jaguar la prima pole nella gara svizzera. E’ stata una stagione molto serrata, con ben 12 piloti diversi capaci di raggiungere il podio almeno una volta: per i due contendenti al titolo non sarà per niente facile.E infine, non me ne vogliano JEV e Sam, ma spero che faccia un bel finale di campionato il nostro Luca Filippi. Pronti con il #Fanboost?
Vi aspetto sabato e domenica con Francesco Neri e Fabiano Vandone per vivere tutti insieme le emozioni di questa grande battaglia finale della Season 4!