L'undicesima stagione del Mondiale elettrico approda negli USA sul tracciato realizzato nell'infield dello speedway di Homestead
di Stefano Gatti© Getty Images
Dopo una interminabile e largamente... inopportuna pausa di quasi due mesi, il Campionato del Mondo di Formula E rimette le ruote in pista sabato 12 aprile a Miami per il quinto round di una stagione (la undicesima del Mondiale elettrico) che era scatta con altre due gare singole nel continente americano, sempre di sabato: il 7 dicembre dello scorso anno a San Paolo del Brasile (vittoria di Mitch Evans con la Jaguar) e l'11 gennaio a Mexico City (vittoria di Oliver Rowland con la Nissan), prima della doubleheader di metà febbraio a Jeddah, dove ad imporsi erano stati Maximilian Guenther (DS Penske) in gara-uno venerdì 14 febbraio e di nuovo il binomio Rowland-Nissan in gara-due sabato 15 febbraio. Alla ripresa delle attività Rowland guida meritatamente la classifica piloti con 68 punti contro i 51 del giovanissimo rookie-rivelazione di NEOM McLaren Taylor Barnard (ventuno anni a giugno), terzo in Brasile e poi di nuovo terzo e secondo nelle due gare saudite. Nissan nettamente al comando con la sua squadra ufficiale nella classifica Costruttori (130 punti contro gli 83 di Stellantis/Maserati) e anche in quella Teams, ma in questo caso con il minimo margine - 68 punti a 67 - su NEOM McLaren.
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“Ho fatto una bella pausa, ho fatto un po' di 'coaching' per i piloti, quindi mi sono tenuto occupato e ora mi sento pronto per ripartire. Non c'è nulla di diverso da parte nostra, nonostante l'ottimo inizio di stagione. Ho i miei obiettivi per ogni gara, sono in una buona condizione mentalmente e ci siamo preparati bene per questo appuntamento. Un nuovo circuito è sempre emozionante, è un giro lungo, quindi sarà importante raggiungere rapidamente la velocità ottimale. La strategia di gara dovrebbe adattarsi al mio stile con il risparmio di energia, quindi non vedo l'ora di scendere in pista.” (Oliver Rowland)
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Non è la prima volta che la Formula E si "accende" nell'area di Miami. È accaduto in passato sul tracciato cittadino di Biscayne Bay (nel 2015, vittoria di Nicolas Prost con e.dams-Renault), ma a partire da quest'anno la sede della prova USA del Mondiale va in scena all'Homestead-Miami Speedway che - dalla sua realizzazione nel 1995 - ha ospitato tutte le principali serie di gare nordamericane: NASCAR, Indycar e IMSA. La Formula E utilizzerà il circuito stradale da tre chilometri e 551 metri (quindici curve) che si snoda all'interno del perimetro dell'anello esterno.
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L'E-Prix di Miami rappresenta la diciassettesima gara di Formula E negli USA: solo la Germania con venti gare ne ha messe in scena di più, "complice" però la localizzazione nella "bolla" di Berlino-Tempelhof di quasi tutte le gare del Mondiale 2020, in piena emergenza sanitaria mondiale.
Quella di Homestead-Miami è anche la quinta diversa sede di gara della Formula E negli Stati Uniti, più di qualsiasi altra nazione. Sono cinque i piloti della griglia attuale ad aver corso dieci anni fa a Miami-Biscayne Bay: Sebastien Buemi (Envision Racing), Lucas di Grassi (Lola Yamaha ABT), Jean-Eric Vergne (DS Penske), Antonio Félix da Costa (TAG Heuer Porsche) e Sam Bird (NEOM McLaren). Miami a parte, il Mondiale ha fatto tappa negli USA sul tracciato permanente del Portland International Raceway (stagioni nove e dieci), a Long Beach e a New York City.