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TENNIS

Tennis, Sinner non andrà al Quirinale dal presidente Mattarella

L'azzurro fresco vincitore degli Australian Open non parteciperà all'incontro per celebrare i successi del tennis italiano del 2024

28 Gen 2025 - 10:26
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"Non lo so ancora, devo decidere". Alla fine Jannik Sinner, fresco vincitore degli Australian ha deciso che non andrà all'incontro previsto per celebrare i successi del 2024 del tennis azzurro mercoledì al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sinner parlando del bilanciamento della sua stagione tra vita privata e tennis aveva spiegato in precedenza che "l'equilibrio fuori dal campo è fondamentale: è meglio prendersi un giorno più di pausa per essere al top e competitivo dopo perché poi ci sono tanti tornei importanti. E' speciale vincere l'Australian Open per la seconda volta. Il primo Slam è diverso, è un sollievo. Vedi le cose che puoi fare se giochi alla grande. Il secondo forse te lo godi un po' di più, ma ogni Slam che vinci ha una storia diversa e le sue difficoltà" ha spiegato. Sinner ha scelto di godersi la celebrazione della vittoria solo con le persone del suo team. "Ho sentito i miei, per sentire se era tutto a posto a casa. Poi siamo andati a cena. C'era anche mio fratello con noi. E' stato un momento molto bello, ci siamo presi del tempo per noi, era quello che ci serviva dopo queste due settimane. Eravamo ovviamente molto felici. Adesso ci sta avere un po' di tempo libero, poi quando ci rimetteremo al lavoro, il tennis avrà di nuovo il 100% della nostra attenzione. Ci sono tanti tornei importanti in cui devo essere al top, ma è fondamentale l'equilibrio tra la vita fuori dal campo e il lavoro in campo".

Prima di lasciare Melbourne, Sinner ha riservato un ultimo ringraziamento ai tifosi: "Il pubblico è stato straordinario fin dall'inizio del torneo, fin dalla settimana precedente in cui sono venuto qui per allenarmi" ha detto. Jannik è tornato anche sull'abbraccio e le parole di incoraggiamento per Zverev, l'avversario battuto in finale, sconfitto per la terza volta su tre in una sfida che metteva in palio un major. "Per noi giocatori il dolore per una sconfitta è più forte della gioia per una vittoria, siamo sempre più attaccati alle cose che non riusciamo a fare. Per Sascha era un momento difficile, ho cercato di incoraggiarlo. Merita più di tutti di vincere uno Slam".

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