Parole chiare anche sul caso Lookman: "Abbiamo bisogno di giocare e parlare di meno"
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Prima il "caso Lookman" con il conseguente chiarimento, poi le parole sul rinnovo. O meglio, sulla volontà di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2026, con la frase "c'è un inizio e c'è anche una fine" che evidentemente non è piaciuta. Così alla vigilia del match contro l'Empoli, l'amministratore delegato dell'Atalanta Luca Percassi ha pubblicamente commentato le ultime uscite di Gasperini con pacatezza ma anche con grande fermezza e, diciamo pure, distacco. Insomma, la settimana ha lasciato delle scorie pesanti e qualcosa evidentemente si è rotto: "Questi temi li abbiamo sempre affrontati a fine stagione (il rinnovo, ndr), mai con così largo anticipo. La nostra idea, proprio per il rapporto e l’affetto nei suoi confronti, è quella di rispettare la sua decisione. Se deciderà di non rinnovare, lo capiamo, ce ne faremo una ragione. Abbiamo un contratto e qualsiasi altro tema sarà affrontato a fine stagione. Avanti con il contratto a scadenza? Non sono tematiche attuali”.
Un fastidio evidente, non nascosto neppure quando il discorso è scivolato sul "caso Lookman": "Ci aspetta un finale di stagione con 13 partite, abbiamo la ferma volontà che l'Atalanta giochi queste partite senza rimpianti. Abbiamo bisogno di giocare e parlare meno, perché parlando si rischia di alimentare casi in una stagione fin qui ottima e che ha visto l’Atalanta protagonista anche in Europa”.