La società di Percassi è l'unica che può permettersi di alzare l'asticella dopo stagioni formidabili
I danni causati dalla pandemia e la montagna di debiti accumulati dalle società italiane lasciano presagire a un calciomercato al risparmio. Tutte le società principali stanno pensando a come racimolare il budget per rinforzare la squadra, tutte tranne una: l'Atalanta. La Dea dei Percassi, grazie alle ultime stagioni formidabili dentro e fuori dal campo è l'unica società che sta pensando in grande e a come rinforzarsi: da Musso a Pobega oltre alla conferma dei big.
La differenza per il momento è tutta lì, anche con il proprio recente passato. Non solo l'Atalanta si è confermata per la terza volta tra le partecipanti della prossima Champions League, ma è passata dall'altra parte della sponda con naturalezza trasformandosi da società che cresce giovani per valorizzare e rivendere a una che può permettersi di tenere i big e rilanciare sul mercato.
Mentre alla Juventus si ragiona sulla permanenza di Cristiano Ronaldo e l'utilità del rinnovo di Dybala in chiave mercato, in casa Inter si fa la conta delle cessioni e il Milan ha dovuto perdere a zero due pezzi importanti della rosa, l'Atalanta pensa a come rinforzarsi, spendendo il giusto ma spendendo. L'esempio lampante è l'acquisto del portiere dell'Udinese Juan Musso, investimento importante per un estremo difensore di livello.
Il sudamericano non è l'unico rinforzo in vista per i Percassi che a Gasperini dovrebbero togliere l'impaccio di Josip Ilicic e di conseguenza l'ingaggio. L'obiettivo è resistere alle offerte per Gosens che stanno piovendo da tutta Europa, senza scendere sotto i 40 milioni di euro per pensarci. Per gli esterni con la conferma di Maehle, protagonista a Euro 2020 con la Danimarca, potrebbe essere Lirola a completare la rosa. A centrocampo piace Pobega del Milan, centrocampista con le caratteristiche adatte al calcio di Gasperini ma che i rossoneri vorrebbero valorizzare. Un accordo potrebbe arrivare inserendo nei discorsi Pessina o lo stesso Ilicic.